La “fase 2” a Roma: come funzionerà la mobilità nella Capitale
Roma, la metropoli da quasi 3 milioni di abitanti, deve organizzarsi in vista della “fase 2” e di una parziale riapertura delle attività. La fine del lockdown totale infatti provocherà un improvviso aumento delle persone che per andare a lavorare saranno costrette a prendere i mezzi pubblici o, come prevedibile, le auto. Ma la Capitale, notoriamente, non è in grado di fronteggiare l’ingente flusso di auto e bisogna trovare quindi soluzioni alternative. Le ipotesi al vaglio di Atac e del Campidoglio sono molteplici.
La “fase 2”, come sottolineato da virologi ed esponenti del Governo, sarà particolarmente delicata: bisogna evitare i contagi e garantire la sicurezza tramite il distanziamento sociale. Premesso l’obbligo di indossare mascherine e guanti, ecco quindi che sulle linee di autobus e tram l’ingresso sarà contingentato, con possibile presenza di personale dedicato a contare materialmente i passeggeri. Inoltre, all’interno dei mezzi e nelle stazioni, potrebbe essere prevista una segnaletica apposita per delimitare lo spazio tra ogni passeggero. Passeggeri che potranno anche essere guidati fin fuori le stazioni da dei percorsi realizzati ad hoc.
“Lavoriamo per privilegiare il trasporto in bicicletta o mezzi dolci come il monopattino”, ha detto la sindaca Virginia Raggi. Una soluzione alternativa, e ben più ecologia, sarebbero gli spostamenti in bici. Ma anche su questo versante la Capitale ha sempre arrancato. Già da due settimane l’associazione Fiab Roma Ruotalibera e Salvaiciclisti Roma hanno inviato una lettera alla sindaca, all’assessora alle Infrastrutture Linda Meleo e a quello alla Mobilità Pietro Calabrese con la richiesta di una rete ciclabile di emergenza, richiesta poi ripresa per tutte le città dalla Fiab nazionale. “Stiamo pensando di dedicare alla ciclabilità le controlaterali delle grandi strade – risponde Raggi – Abbiamo chiesto al governo di riaprire velocemente i negozi di biciclette. Vogliamo incentivare l’acquisto di bici elettriche”.
Scende in campo anche l’associazione Ncc d’Italia, che con una lettera inviata al governo, alle Regioni e all’Anci chiede di bandire concorsi per autorizzare nuovi servizi pubblici non di linea, gestiti da noleggiatori e tassisti.
Leggi anche: 1. “Censurano le morti e non rispondono da giorni”: così la RSA di Legnano si è trasformata in un lazzaretto / 2. Visite ai parenti, spostamenti e tempo libero: cosa potremo fare dal 4 maggio
3. Coronavirus, in arrivo il test per valutare gli effetti della quarantena sulla psiche 4. Coronavirus in Italia, ultime notizie. Fase 2: ipotesi esame orale di maturità nelle scuole. Lavoro: possibili turni anche nei weekend