E’ iniziata solo da pochi giorni la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, con il premier Giuseppe Conte che nella conferenza di sabato 16 maggio ha annunciato l’allentamento delle restrizioni e misure riguardanti gli spostamenti delle persone, continuando però a raccomandare prudenza ai cittadini, invitati a mantenere il distanziamento sociale. Distanziamento che fa parte di quelle regole di responsabilità e buonsenso necessarie affinché non riprendano i contagi da Covid-19 e non si debbano fare dei passi indietro per il contenimento dell’epidemia. Eppure sono già tanti gli episodi di violazioni di queste regole, le quali riguardano appunto in primis il mantenere la distanza, evitare assembramenti e indossare sempre la mascherina nei luoghi dove si è a contatto con altre persone: a non rispettarle soprattutto i giovani, che hanno ripreso con la movida nei locali, nelle piazze e per le strade, affollate di persone fin troppo vicine.
Ne danno testimonianza diversi video circolati sui social, come quello che ha ripreso diversi assembramenti di ragazzi a Padova, in piazza dei Signori o sotto i portici della zona universitaria; pochissimi di loro indossano la mascherina e le distanze non vengono rispettate, motivo per cui è stato necessario l’intervento dei carabinieri al fine di disperdere la folla. Un giovane di 23 anni, addirittura, è stato arrestato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale dopo aver colpito al volto uno dei militari. Aperitivi in piazza troppo “affollati” e una ripresa troppo rapida e incontrollata della movida notturna si sono visti anche nella città di Bologna, dove il sindaco Virginio Merola ha chiesto prudenza ai giovani tramite un video postato su Facebook, mentre Alberto Aitini, assessore comunale alla Sicurezza, ha detto che se la situazione diventa incontrollabile si farà ricorso “alle multe”.
“Persone con il cocktail in mano e senza mascherina, questo è senso del rispetto civico che è pari a zero. Un amico mi ha mandato foto di un sacco di gente. Gli ho risposto: Li aspetteremo davanti alle porte dell’ospedale”, ha tuonato il governatore veneto Luca Zaia, mentre anche Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, si è detto “pronto a chiudere le piazze se non si rispettano le distanze”. “Bisogna smettere di fare passeggiate inutili nella stessa strada, creando condizioni per un danno irreparabile”, ha dichiarato Orlando. E se a Ferrara il sindaco Alan Fabbri ha disposto l’obbligo delle mascherine anche all’aperto, ad Ascoli il questore Pomponio ha affermato che “Così non va bene”. E, in effetti, così non va proprio bene se in quel di Foggia, a San Severo, si sono svolti dei festeggiamenti – assolutamente non autorizzati – per la Madonna del Soccorso.
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