Viaggiava ad almeno 70 chilometri l’ora, in un punto in cui il limite è di 50, Angelika Hutter, l’automobilista tedesca 32enne che giovedì scorso ha ucciso tre persone, tra cui un bimbo di due anni, a Santo Stefano di Cadore (Belluno), falciandole con la propria vettura. È quanto conferma un video acquisito dai Carabinieri di Belluno da un’autofficina. I militari hanno anche raccolto le parole di un testimone che ha visto la donna litigare furiosamente con una persona, salire in macchina e ripartire sgommando pochi attimi prima del tragico epilogo. Non si esclude, quindi, anche l’ipotesi di un investimento volontario.
Il video acquisito dai Carabinieri di Belluno da un’autofficina vicina al luogo del tragico incidente mostra l’Audi nera guidata da Angelika Hutter sfrecciare a velocità palesemente forte in un tratto rettilineo alcuni secondi prima del terribile impatto. L’esercizio è quello di Silvano Da Rin, che assieme al comandante dei Carabinieri della stazione locale è stato il primo a trovarsi davanti la scena dell’investimento.
Una delle ipotesi che non viene esclusa è che l’investimento della famigliola di Favaro Veneto (Venezia) possa essere stato deliberato, frutto di una rabbia incontrollata. Ad avvalorare questa tesi la mancanza di qualsiasi segno di frenata, il fatto che in quel punto la strada fosse rettilinea e che i militari, che anche oggi hanno compiuto un sopralluogo per ulteriori verifiche, non abbiamo accertato alcun segno di sbandata prima del punto di impatto.