Esplosione palazzo vescovile Avellino, tre feriti
Esplosione al Palazzo Vescovile di Avellino, oggi, 23 agosto, attorno alle 17. Tre persone sono rimaste ferite, e tra queste anche il direttore della Caritas diocesana, Carlo Mele. La polizia municipale ha fermato un uomo sulla quarantina sospettato di aver piazzato un ordigno rudimentale davanti al portone d’ingresso del Vescovado.
Le deflagrazioni, chiaramente avvertite dall’interno del Palazzo, sono state tre. Dai primi rilievi sembrerebbe che le esplosioni siano state provocate da tre bombole di gas da campeggio lasciate all’interno del palazzo.
Numerosi i curiosi che si sono radunati nella zona, attirati e spaventati allo stesso tempo per il boato e l’alta colonna di fumo nero che si è sprigionato.
Stando a quanto riportano i media locali, la persona fermata sarebbe un assistito della Caritas che da tempo frequenterebbe la Mensa Dei Poveri. Il responsabile dell’attentato, un disoccupato originario della provincia di Salerno, residente in Irpinia, dopo aver provocato le esplosioni, ha tentato di fuggire ma è stato bloccato da un agente della Polizia municipale e da un passante. Catturato, è stato poi trasferito in Questura.
Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118, ma non si hanno ancora notizie sulle condizioni dei feriti. Sembra che il direttore della Caritas Carlo Mele sia rimasto ustionato alla caviglia. Anche gli altri feriti sarebbero ustionati.
Nel palazzo vescovile anche gli agenti della Digos della questura di Avellino e i carabinieri del comando provinciale di Avellino, oltre che i vigili del fuoco che stanno mettendo in sicurezza la zona.
Al momento dell’esplosione il vescovo, monsignor Arturo Aiello, era in sede. Si è detto “molto rammaricato” per l’episodio e si è accertato delle condizioni delle persone ferite. Il sindaco, Gianluca Festa, si è recato nella Curia per manifestare solidarietà a monsignor Aiello e ai feriti.
***Notizia in aggiornamento