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    Arezzo, escluso dalla gita scolastica ad Amsterdam, restò traumatizzato: 32enne fa causa all’ex liceo e chiede 400 mila euro

    L'esclusione dal viaggio venne motivata con l'opportunità che il giovane, che andava male a scuole, rimanesse a casa a studiare per recuperare

    Di Maria Teresa Camarda
    Pubblicato il 23 Ott. 2019 alle 12:41

    Escluso dalla gita, resta traumatizzato: fa causa al liceo per 400 mila euro

    I suoi voti non erano buoni, quindi ad Endri Begaj, studente albanese del liceo Città di Piero della Francesca di Sansepolcro, in provincia di Arezzo, fu vietato di partecipare alla gita scolastica ad Amsterdam. Oggi, 12 anni dopo, il “caso” arriva in tribunale perché Begaj ha denunciato la scuola per averlo traumatizzato e ha chiesto un risarcimento danni da 400 mila euro. A raccontare i fatti è il Corriere di Arezzo.

    Endri Begaj, all’epoca dei fatti aveva 20 anni. Il suo rendimento scolastico era scadente, quindi l’esclusione dalla gita ad Amsterdam venne motivata con l’opportunità che il giovane rimanesse a casa a studiare per recuperare nelle materie dove era messo male.

    Ma, stando a quanto racconta l’avvocato che lo assiste Gabriele Magrini, l’esclusione dalla gita scolastica peggiorò la situazione dello studente. Ci furono ulteriori contrasti con l’istituto, tanto che a un certo punto Begaj fu proprio espulso. La dirigenza della scuola si rifiutò poi di riaprire le porte allo studente anche in presenza di una diffida dell’ufficio scolastico regionale.

    L’avvocato Magrini è riuscito a ribaltare in Corte d’Appello a Firenze la situazione processuale: i giudici hanno stabilito che il caso dovrà essere trattato nel merito dal tribunale civile ordinario, non da quello amministrativo e la prima udienza sarà nel 2020. Alla scuola e al Ministero, le controparti dell’ex studente, tocca pagare le spese legali.

    Il caso di Sansepolcro ebbe eco nazionale e vi fu pure una interrogazione parlamentare.

    Ora se c’è stata violazione di un diritto costituzionale o no dovranno stabilirlo i giudici.

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