«Questo è un clamoroso errore giudiziario, ed è assurdo che nessuno si renda conto di quello che è accaduto», mormora Valentina Misseri.
Cosa è accaduto?
«Un’ingiustizia senza precedenti. Mia madre e mia sorella sono state condannate con una tripla conforme all’ergastolo, e continuano a dirsi innocenti. Mio padre sta scontando gli ultimi anni di pena e non smette di definirsi colpevole. Un cortocircuito unico nella storia del diritto italiano, cui nessuno però da ascolto. Leggendo i documenti, confrontandomi con gli avvocati, ma anche ascoltando i punti di vista più critici, non riesco a farmene una ragione».
Di cosa?
«Non posso credere che nessuno si accorga che siamo di fronte a un errore giudiziario gravissimo. Le sentenze si accettano, è vero, ma si possono anche criticare. Loro sono dentro da innocenti. E io lo ripeterò fino a quando avrò voce».
Le sentenze sono tre e definitive. Perché crede che siano innocenti?
«Per decine di motivi, la maggior parte dei quali si leggono proprio nella sentenza d’Appello».
Mi dica i tre che considera più rilevanti.
«Il primo è di tipo personale: sono certa che non avrebbero mai fatto del male a Sarah. Il secondo riguarda la testimonianza del fioraio Giovanni Buccolieri, centrale per l’accusa, che torna a ribadire di aver solo sognato la scena in cui mia madre e mia sorella costringevano Sarah a salire in macchina. Il terzo è tutto incentrato su mio padre».
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