Elena Cecchettin: “Turetta non è un mostro” | VIDEO
Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, la 22enne uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, al termine della fiaccolata che si è tenuta ieri sera a Vigonovo, ha lanciato un messaggio affinché l’omicidio della sorella non venga dimenticato.
Intervenuta ai microfoni di Dritto e Rovescio, in onda su Rete 4, Elena ha dichiarato: “In questi giorni molte persone hanno additato Filippo Turetta come un mostro, come un malato. Ma lui mostro non è, perché un mostro è l’eccezione della società, mostro è quello che esce dai canoni normali, ma lui è un figlio sano della società patriarcale che è pregna della cultura dello stupro”.
“Turetta non è un mostro, lui è un figlio sano della società patriarcale che è pregna della cultura dello stupro”
A #Drittoerovescio parla la sorella di Giulia pic.twitter.com/JETBDvqkvx
— Dritto e rovescio (@Drittorovescio_) November 19, 2023
La ragazza, che nelle scorse ore ha attaccato sui social Matteo Salvini, ha aggiunto: “La cultura dello stupro è quell’insieme di azioni volte a limitare la libertà della donna, come controllare il telefono, essere possessivi, fare catcalling. Mi viene detto spesso che non tutti gli uomini sono cattivi: è vero, ma tutti gli uomini beneficiano di questa struttura sociale. Quindi tutti gli uomini devono essere attenti: devono richiamare l’amico che fa catcalling, devono richiamare il collega che controlla il telefono”.
“Dovete essere ostili a questi comportamenti, che possono sembrare banalità, ma sono il preludio al femminicidio. Il femminicidio non è un delitto passionale, ma di potere, è un omicidio di Stato, perché lo Stato non ci tutela e non ci protegge. Bisogna finanziare i centri antiviolenza, così che se le persone devono chiedere aiuto siano in grado di farlo e per Giulia non fate un minuto di silenzio, ma bruciate tutto, ossia rivoltate il sistema, fate in modo che Giulia sia l’ultima vittima”.