“Mia figlia la conosco e so per certo che 25 giorni senza farci sapere dove sta è impossibile”. Mihaela, la madre di Elena Miruna Nemteanu, 17enne di origine rumena che vive da sempre a Grosseto, è sempre più convinta che qualcuno stia nascondendo la figlia, che è uscita di casa la sera del 7 agosto senza avvisare i genitori e non ha più dato notizie a casa.
“Non ha soldi, documenti e telefono cellulare. Per forza deve essere appoggiata da qualcuno che adesso la tiene nascosta e la obbliga a non farsi sentire da nessuno”, ha detto la donna in un’intervista a La Nazione pubblicata oggi. “Secondo me si è fidata di qualcuno che adesso la tiene con la forza, magari rinchiusa in una casa”.
Nei giorni scorsi la famiglia di Elena, tramite le telecamere di Chi l’ha visto, ha rivolto un appello pubblico, chiedendo a chi ha visto qualcosa di dare una mano con le ricerche. “Ci hanno comunicato che un camionista avrebbe visto mia figlia, qualche giorno fa, in un autogrill a Tavarnelle. Dobbiamo guardare le telecamere per il riconoscimento e spero veramente che sia così”, ha detto oggi la donna.
“Elena è una ragazza brava, che va a scuola, ha frequentato con successo la seconda dell’istituto Rosmini. Non vorrei che fosse stata ingannata da qualcuno che le ha promesso qualcosa e adesso la tiene nascosta da qualche parte”, è la sua convinzione. Nessuno tra gli amici della ragazza era a conoscenza di piani di fuga.
Elena si è allontanata da casa alle 20,30 del 7 agosto, senza dire dove era diretta, mentre mamma Mihaela stava lavando i piatti e suo padre in balcone. Ha lasciato a casa il cellulare, che condivideva con la madre, e i documenti. Il padre si è accorto dell’assenza della ragazza pochi minuti dopo che era uscita, ma quando è sceso in strada non c’era più nessuno. La studentessa è alta 1,65 metri, ha occhi scuri e capelli castani. Il giorno della scomparsa indossava un abito con paillettes e scarpe da ginnastica bianche con stringhe.
Leggi anche: Chi era Malak, giovane promessa del judo morta a Massa insieme alla sorellina di due anni
Leggi l'articolo originale su TPI.it