“Della sua fragilità in quell’istante amai proprio quello che dell’amore si paga piú caro: l’assenza di calcolo e di misura che appartiene solo alle cose nate libere”, era una frase di Michela Murgia, del suo libro “Chirù”. La scrittrice è morta oggi a Roma a 51 anni: era malata da tempo e aveva rivelato nei mesi scorsi di essere affetta da un carcinoma renale al quarto stadio.
Aveva scelto di vivere pubblicamente il periodo della sua malattia, continuando a raccontarsi attraverso i suoi canali social ma anche facendo della “sopravvivenza emotiva” il tema dell’ultimo libro, Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi, uscito per Mondadori in primavera, presentato dall’autrice in maggio al Salone del libro di Torino e ancora nei primi posti delle classifiche di vendita.