Dpcm Natale, zona rossa nei festivi e prefestivi, arancione nei feriali. Spostamenti limitati e chiusure
Zona rossa nazionale dal 24 dicembre al 6 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi. Nei giorni feriali, invece, zona arancione. È questa la “linea dura” che passa a Palazzo Chigi sul nuovo Dpcm di Natale, dopo ore di confronto durante il vertice governativo, come anticipa il quotidiano Repubblica. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dovrebbe ufficializzare le misure stasera, in conferenza stampa (dove seguirla in tv e in streaming), dopo il Consiglio dei ministri in programma per le 18.
Zona rossa nei festivi e prefestivi, arancione nei feriali
La decisione segna la vittoria della “linea dura” sostenuta dai ministri Roberto Speranza, Dario Franceschini e Francesco Boccia che hanno ottenuto di estendere la zona rossa fino al 6 gennaio per i festivi e prefestivi. Il premier Conte, inizialmente, si era opposto ad estenderla oltre il 3 gennaio.
Nel periodo natalizio, dunque ci saranno 10 giorni di lockdown totale (24, 25, 26, 27 e 31 dicembre, 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio) mentre altri 4 saranno di parziali chiusure (28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio).
A casa si potranno invitare massimo due persone, ma senza contare gli under 14 (il premier Conte chiedeva che tale deroga fosse estesa agli under 18 ma alla fine varrà solo per chi ha meno di 14 anni). Rimane in vigore il divieto di muoversi in più di due persone, in deroga al blocco della circolazione.
Cosa si potrà e non si potrà fare
ZONA ROSSA – Nei giorni festivi e prefestivi, sarà vietata la circolazione per ragioni non essenziali (con l’eccezione delle deroghe sui due invitati). Divieto di spostamenti quindi sia tra Comuni che tra Regioni salvo comprovate esigenze lavorative, di lavoro o altre necessità e salvo che si faccia rientro nel proprio comune di residenza, sempre presentando l’autocertificazione. Negozi non essenziali, ristoranti e bar saranno chiusi.
ZONA ARANCIONE – Al contrario, nei quattro giorni feriali inclusi in questo periodo resteranno chiusi bar e ristoranti, mentre i negozi saranno aperti. Sarà vietato circolare fuori dal proprio Comune, a meno che non si tratti di centri al di sotto dei 5mila abitanti, nel qual caso ci si potrà muovere entro un raggio di 30 chilometri. Non ci si potrà muovere, però, per andare nei Comuni capoluogo, anche se si trovano entro un raggio di 30 chilometri.
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