Il Dpcm in vigore per il contenimento dell’emergenza Covid-19 vieta gli spostamenti fra Comuni nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno. Tuttavia, sull’onda delle pressioni ricevute da più parti, il Governo è pronto a rivedere la regola, consentendo gli spostamenti in alcune situazioni e lasciando comunque l’ultima parola al Parlamento.
Da un lato c’è il timore che lasciare totale libertà di movimento agli italiani possa innescare un nuovo aumento dei contagi, dall’altro una riflessione su possibili disparità di trattamento fra chi vive in grandi città metropolitane e chi in piccoli centri di provincia.
Il centrodestra ha presentato una mozione che mira a consentire spostamenti liberi per Natale, Santo Stefano e Capodanno. Il Governo vuole evitare uno scenario di questo tipo e sembra più propenso a lasciare in vigore il divieto concedendo semmai un allentamento per particolari situazioni.
La mozione dell’opposizione sarà discussa mercoledì 16 dicembre in Senato e il Governo vuole presentarsi prima di quel giorno in Parlamento con le nuove regole, che troveranno espressione in una mozione di maggioranza o in un decreto o in un emendamento ai provvedimenti in discussione.
Sul tavolo le opzioni al vaglio dell’esecutivo sono sostanzialmente tre: consentire gli spostamenti fra Comuni confinanti, permettere solo spostamenti verso i Comuni fino a 15.000 abitanti, oppure concedere libertà di spostamento all’interno dei territori provinciali.
A premere per una revisione del Dpcm non è solo il centrodestra, ma sono anche le Regioni e una parte della maggioranza, in particolare Italia Viva e Movimento 5 Stelle. I ministri Francesco Boccia (Affari regionali) e Roberto Speranza (Salute) si sono invece dichiarati “contrarissimi” a un allargamento delle maglie, preoccupati dall’alto volume dei trasferimenti programmati dagli italiani prima del 21 dicembre, quando entrerà in vigore il divieto di spostamento fra regioni.
Intanto, il Governo ha chiarito quali sono le sanzioni previste per viola le regole sugli spostamenti introdotte dall’ultimo Dpcm: “In caso di violazione dei più stringenti divieti di spostamento previsti dal Dpcm durante le prossime festività la sanzione applicabile rimane quella amministrativa, da 400 a 1.000 euro, in quanto prevista dall’articolo 4 del decreto-legge numero 19 del 25 marzo 2020”.
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