Dpcm 4 novembre, zona arancione: cosa si può fare nelle Regioni interessate
Il ministero della Salute nel giro di qualche ora elaborerà la mappa delle zone rosse, arancioni e verdi: il nuovo Dpcm, firmato nella notte tra il 3 e il 4 novembre 2020 dal premier Giuseppe Conte, prevede infatti la suddivisione del territorio nazionale in tre aree, a seconda di una serie di parametri (tra cui l’indice Rt) che indicano la gravità della curva epidemiologica del Covid-19. Sebbene il nuovo provvedimento preveda misure restrittive per tutta l’Italia (come il coprifuoco alle 22, il ritorno alla didattica a distanza per le scuole superiori e una capienza sui trasporti pubblici ridotta al 50 per cento), ognuna delle tre zone avrà poi una serie di restrizioni diverse. Quali sono le restrizioni e cosa si può fare nelle regioni classificate “zona arancione”? Vediamolo insieme.
Nelle zone arancioni (secondo le anticipazioni: Puglia, Veneto, Liguria, più Campania e Valle D’Aosta) istituite dal Dpcm del 4 novembre bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie resteranno chiusi sempre e non più solo dopo le 18. Salvi invece parrucchieri e centri estetici. Sarà vietato poi ogni spostamento in un Comune diverso da quello di residenza o domicilio, salvo comprovate ragioni di lavoro, studio, salute e quindi con autocertificazione. Sui mezzi pubblici la capienza sarà al 50 per cento, alle scuole superiori ci sarà didattica a distanza al 100 per cento, stop ai musei e coprifuoco dalle ore 22.
Negozi aperti e chiusi
Nelle Regioni zona arancione resteranno aperti i negozi di vendita al dettaglio. Bar e ristoranti, invece, saranno chiusi tutto il giorno con asporto e consegna a domicilio consentiti.
Leggi anche: 1. Conte ha firmato il nuovo Dpcm. Lockdown, chiusure, coprifuoco: ecco tutte le nuove misure / 2. Fiano (Pd) a TPI: “Il Mes alla fine si prenderà” / 3. Dpcm, l’Italia divisa in tre zone: la possibile ripartizione delle Regioni