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    Parma, tenta il suicidio dopo 7 mesi di violenze: arrestato il fidanzato

    Di Daniele Nalbone
    Pubblicato il 14 Mar. 2019 alle 15:28 Aggiornato il 14 Mar. 2019 alle 15:34

    Per 7, lunghissimi mesi ha subito ogni tipo di violenze da parte del marito. È stata colpita con bastoni, assi di legno e di metallo. Ha riportato fratture alle costole e per due volte le è stato rotto il naso. Alla fine, ha tentato il suicidio.

    Nella mattinata di martedì 12 marzo i carabinieri di Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma, hanno arrestato il suo compagno. E, solo ora che la donna è “al sicuro”, la notizia è stata diramata.

    L’indagine è iniziata dopo che i genitori della donna hanno chiamato i carabinieri: entrando a casa della figlia l’hanno trovata letteralmente devastata. Ovunque c’erano tracce di sangue.

    Così hanno chiamato i soccorsi e, poi, i carabinieri. La donna, trasportata al pronto soccorso, ha riportato una prognosi di 40 giorni per traumi policontusivi con fratture costali multiple, frattura seno mascellare, ematomi multipli, distorsione della rachide cervicale e frattura della ossa nasali.

    Violenze, hanno ricostruito gli inquirenti, che sono andate avanti per 7 mesi, fin dall’inizio del rapporto sentimentale con l’arrestato.

    L’ultima lite è stata però la più violenta. La donna, ormai terrorizzata dal suo compagno, non lo voleva far entrare nell’abitazione.

    Così l’uomo ha sfondato la porta d’ingresso e, trovando alcuni suoi effetti personali in terra, è andato in escandescenza mettendo tutto a soqquadro, spaccando addirittura i mobili.

    Poi non soddisfatto, spiegano i carabinieri, ha colpito la vittima con calci e pugni.
    L’aggressore non ha poi dato la possibilità alla vittima di contattare il 118 in quanto, nel frattempo, le aveva distrutto il telefono cellulare.

    Il giorno successivo, dopo aver recuperato i suoi effetti personali, l’uomo ha lasciato l’abitazione. La donna, in stato confusionale e a seguito delle lesioni riportate, ha trascorso tutta la giornata del 6 marzo scorso a letto senza la possibilità di chiedere aiuto. Solo la mattina seguente è riuscita a mettersi in contatto con i vicini di casa.

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