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    L’appello dei disarmisti italiani: “Ricordiamo Petrov, che salvò il mondo da una guerra nucleare. Serve nuovo impegno per disarmo”

    Stanislav Petrov

    È partita la petizione online per intitolare al colonnello sovietico vie e piazze in Italia

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 24 Set. 2020 alle 18:44 Aggiornato il 24 Set. 2020 alle 18:52

    Il 26 settembre 1983 il colonnello sovietico Stanislav Petrov salvò il mondo da una guerra nucleare capendo che le tracce di missili americani in avvicinamento apparse sui computer del centro di avvistamento vicino Mosca erano in realtà un falso allarme. Petrov decise non non avvisare i suoi superiori, evitando che si innescasse il meccanismo della risposta nucleare.

    L’importanze del gesto del militare è stata già riconosciuta dall’Onu, che ha istituito ufficialmente il 26 settembre, la “Giornata contro le armi nucleari“. Ma ora a chiedere il ricordo e il riconoscimento del gesto del militare è anche la rete di disarmisti italiani, che in una conferenza stampa organizzata domani, 25 settembre 2020, dai “Disarmisti esigenti” presso la sala Nassirya del Senato della Repubblica alle 14, chiederà l’intitolazione di vie e piazze (ma anche giardini, biblioteche, monumenti, targhe e murales) per sensibilizzare sul crescente rischio nucleare. L’iniziativa è collegata all’appello sottoscrivibile online a questo link.

    All’evento di domani saranno presenti Alfonso Navarra, portavoce dell’Assocazione Disarmisti Esigenti, Patrizia Sterpetti, presidente di Wilpf Italia (Women’s International League for Peace and Freedom), Manlio Giacanelli, presidente onorario della sezione italiana dei Medici per la Prevenzione Guerra Nucleare e Ennio La Malfa, presidente di Accademia Kronos.

    “Serve disarmare, proibire giuridicamente gli ordigni nucleari, rimuovere le ANT dall’Europa, tagliare le spese militari: non affidare la ‘deterrenza’ all’Intelligenza artificiale e al 5G”, si legge nell’appello delle associazioni. “26 settembre 2020: forse festeggeremo già le 50 ratifiche statuali del Trattato di proibizione delle armi nucleari che lo faranno entrare in vigore: un po’ di luce nel buio della corsa agli armamenti e alle guerre che sta riprendendo con grande impeto! Addirittura negli ambienti militari si parla di affidare le decisioni fondamentali sulla deterrenza nucleare all’intelligenza artificiale (appoggiata anche all’uso militare della tecnologia 5G), come attestato non dai soliti ‘pacifisti allarmisti’ ma dall’ex segretario alla difesa USA Robert Work”.

    L’appello agli attivisti ecopacifisti, sostenuto anche da padre Alex Zanotelli, è quindi il seguente: “senza indugio diamoci da fare, costituendo comitati ad hoc, perché piazze e vie nei vari Comuni d’Italia possano essere intitolati a Stanislav Petrov”. Affinché ciò accada, infatti, è necessario chiedere deroghe alle prefetture, perché Petrov è morto il 19 maggio 2017, meno di 10 anni fa. “È nostro dovere ricordare una vicenda che, aprendo dibattiti nei consigli comunali e quindi nell’opinione pubblica, serve efficacemente a sensibilizzare sul rischio nucleare che incombe e si aggrava”.

    Leggi anche: 1. L’uomo che salvò il mondo dalla terza guerra mondiale /2. Disarmo nucleare: “Parlamentari M5S erano tutti favorevoli, ma l’Italia non ha ancora ratificato il trattato”

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