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    Diana Biondi morta a 27 anni: ipotesi suicidio per laurea mancata. L’ultimo sms al papà

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 2 Mar. 2023 alle 12:17

    Era sparita senza lasciare tracce dopo essere andata all’università. Ora la scomparsa di Diana Biondi, studentessa di 26 anni, sembra aver trovato un epilogo tragico. Nel pomeriggio di ieri è stato infatti trovato un corpo in un dirupo a Santa Maria a Castello, nei pressi di Somma Vesuviana, la cittadina da cui proveniva Diana. Non è ancora arrivato il riconoscimento ufficiale, ma gli inquirenti avrebbero pochi dubbi sull’identità.

    Le ricerche della ragazza proseguivano da due giorni, dopo essere stata vista l’ultima volta lasciare la facoltà di Lettere moderne della Federico II di Napoli, dove aveva frequentato alcune lezioni lunedì scorso. La ragazza non aveva più fatto ritorno alla casa dei genitori, a Somma Vesuviana, da cui era uscita la mattina di lunedì 27 febbraio, e non aveva più risposto al telefono. La sera stessa della scomparsa, il padre Edoardo aveva deciso di presentare denuncia ai carabinieri. Da allora sui social familiari e amici avevano diffuso numerosi appelli per ritrovarla.

    I primi accertamenti – riporta il Mattino – confermerebbero l’ipotesi di suicidio, anche se al momento non c’è notizia di eventuali messaggi lasciati da Diana alla famiglia per spiegare il tragico gesto. Il papà Edoardo ha raccontato ieri pomeriggio che la figlia era prossima alla laurea in Lettere Moderne. E forse sta proprio qui il motivo della tragica scelta di Diana che, stando alle indagini fatte dai carabinieri all’Università di Federico II di Napoli, non era in regola con gli esami.

    Gliene mancava uno: quello di Latino. Fatto sta che aveva annunciato da tempo ai familiari che il giorno della laurea, per la discussione della tesi, era fissato a martedì.

    Sempre il Mattino riferisce che, il giorno prima della data della presunta laurea, Diana è uscita di casa spiegando che era necessario consegnare una copia della tesi alla segreteria dell’Università. Erano circa le 11 e aveva detto di far ritorno per il pranzo. Papà Edoardo non vedendola rientrare la chiama al telefono ma non riesce a parlarle. Diana quindi manda un whatsapp dicendo che doveva recarsi in biblioteca a Napoli e che sarebbe rincasata con il treno delle 16 da Napoli.  Non vedendola rientrare nemmeno per quell’ora, il padre ha continuato a cercarla fin quando un altro whatsapp di Diana l’ha messo in allarme: “Non posso parlare”. Da quel momento la ragazza ha spento il cellulare.

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