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    Dengue, il ministero della Salute innalza l’allerta alle frontiere: controlli in porti e aeroporti

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 14 Feb. 2024 alle 13:09 Aggiornato il 14 Feb. 2024 alle 13:11

    Dengue, il ministero della Salute innalza l’allerta alle frontiere: controlli in porti e aeroporti

    Sale l’allerta per la dengue. A seguto dell’aumento globale dei casi, il ministero della Salute ha invitato a “innalzare il livello di allerta” nei porti e negli aeroporti in Italia. Lo afferma una circolare in cui si invita a incrementare la vigilanza “nei confronti dei vettori provenienti e delle merci importate dai paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia o dove è presente Aedes aegypti”. Il riferimento è alla zanzara che trasmette la malattia infettiva tropicale. La dengue in genere causa sintomi simil-influenzali ma a volte può manifestarsi in una forma grave, chiamata dengue emorragica, che può essere mortale.

    Il Regolamento Sanitario Internazionale, si legge nella circolare, “prevede che l’area aeroportuale/portuale e i 400 metri circostanti siano tenuti liberi da fonti di infezione e contaminazione, quindi anche roditori e insetti”. Viene anche data l’indicazione di vigliare attentamente sulla disinsettazione degli aeromobili e di valutare l’opportunità di emettere ordinanze per l’effettuazione di interventi straordinari di sorveglianza delle popolazioni di vettori ed altri infestanti e di disinfestazione.

    Il ministero fa riferimento a una mappa dei Centers of Disease Control and Prevention americani (https://www.cdc.gov/dengue/areaswithrisk/around-the-world.html) in cui vengono elencati paesi di Africa, Asia e isole del pacifico e Sud America. Nel solo Brasile, da inizio anno sono stati registrati 500mila casi, 4 volte il normale, con più di 300 decessi. Anche in Argentina stanno aumentando i contagi, con 40mila casi e 29 morti.

    “La zanzara a cui si riferisce la circolare è l’Aedes aegypti, zanzara vettore specifico di Zika ed anche del virus Dengue”, ha detto il direttore generale della Prevenzione sanitaria presso il ministero della Salute, Francesco Vaia,  all’Adnkronos. “Tale zanzara non è presente nel nostro territorio e, pertanto, ne vogliamo impedire l’arrivo in Italia. Tra l’altro il nostro paese è uno dei pochi se non l’unico in Europa che ha queste misure alla frontiera”.

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