Delitto Avetrana, sconto di pena per Michele Misseri: “Cella troppo piccola, senza doccia e acqua calda”
Michele Misseri ha ottenuto uno sconto di pena. Lo zio di Sarah Scazzi, condannato a 8 anni per l’occultamento del cadavere della nipote, uscirà 41 giorni prima dal carcere di Lecce per le condizioni della sua cella, considerate dal giudice “lesive” della “dignità umana”.
Con una decisione dello scorso 22 febbraio, il giudice di sorveglianza del tribunale di Lecce ha accolto il ricorso del 69enne, che potrà uscire nella primavera del 2024. Il contadino di Avetrana contestava lo spazio a disposizione nella cella in cui si trovava fino alla fine del 2022, inferiore ai 3 metri quadrati indicati dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, e l’assenza di acqua calda e della doccia.
Nel provvedimento, il giudice Stefano Sernia ha osservato che “la detenzione subita presso l’istituto penitenziario di Lecce, per non breve durata, si sia caratterizzata per la contestuale presenza di indicatori di lesione della dignità umana, costituiti dalla disponibilità, per ben 991 giorni, di una superficie pro capite pari a soli 2.66 mq e quindi inferiore ai 3 mq che costituiscono il minimo essenziale”.
“La durata della violazione è stata particolarmente lunga”, ha aggiunto il magistrato, “essendosi protratta per due anni e mezzo e in tale periodo egli ha anche dovuto soffrire la mancanza di acqua calda e docce nella cella”, stabilendo che “per i 991 giorni in cui il detenuto è stato ristretto in spazi pari a 2.66 mq, le condizioni siano state lesive dei principi dell’articolo 3 della Convenzione Edu”
Misseri si trova in carcere dal 2017. Oltre alla condanna per il ruolo nel delitto del 2010, sta scontando la pena anche per la diffamazione nei confronti dell’ex consulente Roberta Bruzzone e del suo ex avvocato Daniele Galoppa. L’uomo continua a sostenere di essere l’unico responsabile dell’omicidio di Sarah Scazzi, mentre la moglie e la figlia sarebbero estranee. Sabrina Misseri e Cosima Serrano stanno entrambe scontando l’ergastolo per l’omicidio.