Quando ci si domanda quali siano i modelli culturali di certi ragazzi oggi al centro della cronaca più triste e feroce, forse è il caso di osservare bene alcuni “miti” che sembrano di una brutta nicchia o laterali e invece hanno più seguaci di quelli che immaginiamo. Anche tra persone insospettabili. Davide Lacerenza, 55 anni, 200.000 follower su Instagram, ex fidanzato e attuale “socio” di Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, è uno di questi.
Ogni sera, dal suo locale “La Gintoneria” in quella Milano evoluta e europea, racconta attraverso video agghiaccianti le sue serate tra cavalle (così lui chiama le donne), la fidanzata ventenne Alessia che ride divertita, clienti esagitati ripresi mentre “sciabolano” champagne, personaggi su di giri, bestemmie, “Ciao poveri!”, inquadrature di mani sulle tette, macchine di lusso (che poi sono a noleggio) e inni al fancazzismo annegato nell’alcol. Su altre pagine poi, girano altri video di Lacerenza che consuma droga a casa e nel suo locale, e in effetti il locale è stato chiuso per droga e assembramenti un paio di settimane fa, senza che nessuno ne sia rimasto stupito.
Quello che stupisce è il tenore di vita di Lacerenza, il quale si vanta spesso di aver delegato ogni mansione fiscale e burocratica del locale a Stefania Nobile (con una precedente condanna a 9 anni di carcere per truffa e associazione a delinquere) e che in più video afferma di sapere dove sia il tesoretto delle due. Tra parentesi, Lacerenza aveva anche un’altra gintoneria che ha preso fuoco a gennaio. Nel frattempo la Nobile e sua madre Wanna Marchi erano state in Albania dove avevano aperto e chiuso tre locali nel giro di qualche mese. Faccio qualche domanda a Davide Lacerenza al telefono. “Sei proprio obbligata a scrivere di me?” è la sua premessa. In effetti, vista la vita ritirata e la scarsa esposizione del personaggio, è il pudore che ci si aspetta.
È vero che i primi tuoi guai sono iniziati con una società fondata assieme ad una tua ex che faceva la escort poi entrata nel processo Tarantini/Berlusconi?
Abbiamo iniziato facendo multilevel marketing, con la nostra società
No, parlo di un’altra società.
Lei aveva un’altra società ma non credo che ero socio io, non ricordo…vendeva computer, cose così.
Ci sono stati strascichi legali e finanziari, mi risulta.
Per lei. Per me no, era il 2000 circa.
Ma allora quando nei tuoi video dici di avere denunce di cosa parli?
Il mio locale va forte, si vede, con Instagram sono forte, faccio bottiglie incredibili e c’è l’invidia di tutti. Mi arriva un controllo ogni 3/4 giorni, prima o poi qualcosa salta fuori.
Una tua ex non ti denunciò?
Io non ho denunce da nessuno, che ricordi.
È vero che sei spesso in mezzo a risse?
Ma va, giusto con una volta con un nero… Senti se dai un taglio bello all’intervista mi fa anche piacere, così no.
Io ti chiedo di smentire alcune voci.
Negli anni ‘80 avrò litigato con sanbabilini, ma le risse ai tempi erano normali.
La Ferrari che esibisci è tua?
No, a noleggio.
La Gintoneria è tua?
Mia, con Stefania Nobile sono stato insieme 16 anni fa, poi lei è stata arrestata e io ho conosciuto un’altra. La gente la vede e pensa che il locale sia suo, ma Stefania è mia dipendente, mi segue i fornitori.
Wanna?
Nulla, mi fa da mangiare.
Quanti dipendenti?
11 o 12.
Compresi i buttafuori?
No no. Me li dà un’agenzia.
Sono tanti 11 dipendenti. Quanto è grande il locale?
70 mq.
E hai tutto questo personale?
Eh, guarda quanto fatturiamo.
Quanto?
Due milioni di euro nel 2019.
In due locali però.
Sì, compreso quello che ha preso fuoco a gennaio. Non ho licenziato i ragazzi e me li sono portati tutti qui. E faccio gli incassi che facevo di là, anche di più. Hanno tutti stipendi alti.
Scusa e tu in 70 mq di locali ora fatturi 2 milioni come con l’altro locale che era molto grande?
No, il grosso lo facevo di là, in questo non facevo quasi niente.
E quindi?
Quindi la gente segue me, ora viene qui, vediamo come chiudo quest’anno.
Se dici che in 70 mq fai gli incassi che facevi di là quante bottiglie vendi?
Sono dati che saprai meglio te come arrivarci, sono mica informazioni che ti do io. Guarda che bottiglie ho stappato stanotte e capisci.
Scusa e con un locale di 70 mq hai 11 dipendenti, buttafuori, Ferrari a noleggio, 70.000 euro di bottiglie bevute da te durante il lockdown, vai in ristoranti stellati e spa di lusso, come fai?
Boh prima magari fatturavo anche 2 milioni e mezzo, non ricordo. Sono il numero uno in Italia come locale oh.
Quanto paghi di stipendi?
Parla con Stefania, è lei che segue la contabilità.
Il vecchio ristorante in cui facevi arrivare conti da mille euro a gente che arrivava col groupon da 70?
Ma quella è gente che mi mandavano per fare i servizi in tv…
Come hai aperto i primi locali?
Con cambiali da 4500 euro al mese, ho faticato. Vado bene da 3 anni grazie a Instagram, ho clientela di figli di imprenditori di Lecco, di Monza che sciabolano e fanno tavoli da 2/3.000 euro.
A me dicono che ogni tanto sciaboli da solo per far finta di avere il locale pieno.
Dicono di tutto. Sboccio le bottiglie che piacciono a me e che mi bevo io.
C’è una pagina anonima su Instagram che ha pubblicato tuoi video mentre ti droghi e altro non molto edificante.
Non lo so, non vado neanche a vedere.
E dai su, chi ci crede.
Me l’hanno detto, ma guarda io non ho più nessuno nella vita, mio padre è in una casa di riposo e mia madre è morta, mi diverto, vado in giro col mio Ferrari e ho una ragazza di 20 anni, mi basta questo.
Però molte persone si sono rivolte a me dicendo che il tuo giro di amicizie, Stefania compresa, minacciano chi ritengono possa nascondersi dietro quella pagina. Ci sono degli esposti, anche. Ho visto personalmente cose molto brutte, video, messaggi… Che hai da dire?
Mah, la verità è che ci sono mie ex che hanno diffuso video privati e sono finiti su quella pagina. Poi sai faccio 70 video al giorno… che ne so, chi ha tempo di seguire tutto.
Le minacce dei tuoi amici?
Non è vero, nessuno minaccia nessuno.
Beh. Stefania ha scritto ad una tua ex che le spacca le ossa, ha le chiavi di casa.
Vabbè ma quando uno litiga si può dire di tutto…
E Michele, tuo amico, che pubblica foto di cani di una persona con cui il tuo gruppo ha avuto contrasti e dice che regala bottiglie a chi gli porta il padrone di quei cani?
Ma io Michele no lo vedo mai, per contratto mi mette dei tag, io lo pubblicizzo. Non vedo queste minacce, non ho tempo.
E vero che hai picchiato delle tue ex?
Ma va, F. dice che l’ho picchiata, ma sai quanta gente litiga? Magari lei impazzisce, mi tira i capelli in macchina, poi magari io la strattono per andarmene… una volta avevo una ex che io dovevo chiudermi a chiave in camera perché lei arrivava col coltello e impazziva, quindi sono cose che alle coppie possono succedere. Non sono un violento.
Sarà, però uno dei tuoi buttafuori, Paolo, ha precedenti per aver massacrato di botte un poliziotto. A che serve nel tuo locale?
No, non è lui. Non è quel Paolo.
Come lo sai?
Gliel’ho chiesto, mi ha detto che non era lui quel Paolo.
Come fa di cognome il tuo Paolo?
E che ne so.
E allora come fai a sapere che non era quel Paolo B. ….?
Lui ha detto che non era lui. Poi boh.
Ma a luglio i tuoi buttafuori non hanno aggredito un passante come dicono i giornali?
No, sono stati aggrediti loro. Qui c’è sempre gente che lancia bottiglie, ma alla fine non succede mai niente, il mio è uno dei locai più tranquilli del mondo.
Ma se l’hanno chiuso per 10 giorni.
Vabbè perché i clienti non avevano le mascherine.
No, anche per spaccio di droga.
Dicono, ma che ne so, sono notizie così, le prove dove sono?
Se lo hanno chiuso per spaccio, della droga nel locale devono averla trovata.
Ma che ne so. Non so se hanno perquisito delle persone.
Scusa, ma fai finta di non sapere che il tuo locale è stato chiuso anche per droga?
Devi chiederlo a quelle persone non a me.
Sei tu il proprietario del locale, se non lo sai tu.
Non lo so, sono voci che mette in giro la gente.
La gente sono i poliziotti e il questore?
Chiedi a loro, sei giornalista.
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