Coronavirus, deputata no vax Cunial contro Burioni sui test dei vaccini su volontari
Continua a far discutere e a dividere l’Italia la proposta del virologo Roberto Burioni di testare i vaccini contro il Coronavirus su un campione di giovani volontari “che non dovrebbero soffrire grande danno dall’infezione”: a opporsi, stamattina, è stata anche la deputata Sara Cunial, nota per le sue posizioni no vax. L’esponente del Gruppo misto, che nei giorni scorsi è finita al centro di una polemica per essersi recata al mare nonostante le restrizioni giustificandosi dicendo di essere una parlamentare, con un post su Facebook ha chiesto che il Governo italiano prenda le distanze da Burioni.
“La notizia che il vaccino anti-Covid prodotto in Italia sarà sperimentato sull’uomo in Inghilterra e quanto dichiarato dall’azienda di Pomezia che intenderebbe ‘rendere utilizzabile il vaccino già a settembre per vaccinare personale sanitario e Forze dell’ordine in modalità di uso compassionevole’ è inaudita”, scrive Cunial sul suo profilo social. “Mi unisco quindi – continua – all’appello del Sindacato dei Militari: pensare a una sperimentazione clinica su cavie umane e in particolar modo sui primi servitori dello Stato, è un atto criminale lesivo della nostra Costituzione e dei Diritti fondamentali dell’Uomo”.
“Non dimentichiamo – prosegue la deputata del Misto – che i nostri militari hanno già subito enormemente le decisioni scellerate di governi che ne hanno fatto cavie da laboratorio, così come è stato dimostrato anche dalla Commissione sull’uranio impoverito della passata legislatura, che ha riconosciuto definitivamente il nesso causale tra vaccini somministrati ai militari e alcune patologie neoplastiche, linfoproliferative e autoimmuni, riconoscendo quindi alle vittime il risarcimento per danno da vaccino”.
“In un recente articolo pubblicato sul The Journal of Infectious Diseases dal titolo Human challenge studies to accelerate coronavirus vaccine licensure – si legge ancora – si afferma che i soggetti sottoposti ai test fatti al fine di accelerare il processo di controllo e di eventuale distribuzione dei vaccini contro il Coronavirus rischiano di subire gravi malattie e addirittura il decesso”. Secondo Cunial, dunque, “consentire una sperimentazione scientifica eticamente discutibile, su soggetti sani, infettandoli di proposito per verificare il funzionamento del farmaco”, come proposto da Burioni a Che Tempo Che Fa di domenica scorsa, “è disumano prima ancora che anticostituzionale”.
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