Roma assalto pasticceria | Non gli effetti nocivi sulla prova costume o la gustosa irresistibilità ma un vero e proprio odio quello che a Roma ha portato un uomo all’assalto di una pasticceria.
A essere presa di mira prima da lettere anonime e poi da veri atti intimidatori fino al folle gesto la storica pasticceria Rugiati in via Tommaso da Celano nel quartiere Appio Latino.
La mattina del 28 maggio, F. F. 54 enne romano incensurato sarebbe sceso in strada minacciando i titolari con un’arma e urlando: “Cosa devo fare, una strage? Vi ammazzo”.
“State avvelenando i cittadini”, “Andate a vendere le caciotte” i messaggi arrivati su Facebook ai commercianti.
E ancora mozziconi di sigaretta accesi e pezzi di carta incendiati lanciati dal piano di sopra dentro il laboratorio di cucina dell’attività.
I fumi provenienti dalla cappa di aspirazione avrebbero reso all’uomo la vita impossibile tanto da vivere con le finestre chiuse.
I titolari dell’attività dichiarano al Messaggero di essere in regola con le norme di smaltimento dei fumi. “Nel corso del tempo abbiamo installato dei potenti sistemi di aspirazione per ridurre al minimo gli odori”.
“Nessuno si lamenta, ma questa persona è ossessionata e ormai da tempo siamo vittime delle sue minacce e angherie. Ci ha anche detto che un giorno avrebbe bruciato il negozio”.
Una guerra contro cornetti e pasticcini che dura da anni quella nei confronti dei commercianti costretti qualche mattina fa a chiamare le forze dell’ordine che hanno arrestato l’uomo per resistenza a pubblico ufficiale.
Durante le perquisizioni non è stata trovata nessuna arma come confermerebbe anche l’uomo: “Non avevo nessuna pistola. Ve lo giuro”.
Nel corso dell’interrogatorio sono poi emerse le cause che avrebbero spinto l’uomo all’assalto: l’odore troppo forte dei dolci in cottura non gli permetterebbero di vivere sereno in casa.
Leggi l'articolo originale su TPI.it