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    Centinaia di persone in fila per un pasto a Milano: le drammatiche immagini dei nuovi poveri del Covid

    Credits: Ansa
    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 21 Mar. 2021 alle 09:51 Aggiornato il 21 Mar. 2021 alle 09:54

    Crisi Covid, la coda in strada a Milano per un pacco di cibo | FOTO

    Una coda lunghissima che si snoda per decine di metri costeggiando l’università Bocconi per arrivare in viale Toscana davanti alla sede di “Pane quotidiano”, l’organizzazione che a Milano distribuisce aiuti alimentari alle persone in difficoltà.

    È una fila fatta di uomini, donne, anziani, famiglie con bambini, ma anche giovani. Italiani e stranieri. Persone che con dignità aspettano il proprio turno per ricevere un pasto caldo, vestiti, la spesa.

    Credits: Ansa

    Sono immagini che arrivano dritte al cuore. Foto che sbattono in faccia a tutti noi la drammatica crisi legata al Covid che ha colpito il nostro Paese, riducendo sul lastrico milioni di famiglie italiane. Negli ultimi mesi il fenomeno ha avuto un incremento, che ha reso sempre più utili le iniziative delle associazioni di volontariato come quella di “Pane Quotidiano” a Milano.

    Credits: Ansa
    In Italia per la crisi Covid ci sono 5 milioni e mezzo di nuovi poveri

    Si tratta di 1,9 milioni di famiglie italiane che secondo l’Istat quest’anno non riusciranno a soddisfare i bisogni primari, come due pasti caldi al giorno. Questi quasi due milioni vanno a sommarsi ai 3 milioni e mezzo di nuclei già presenti alla fine del 2019. Un dato impressionante: 5 milioni e mezzo di poveri in Italia. 

    Credits: Ansa

    Se aggiungiamo i poveri “relativi”, chi in una coppia non può permettere spese per mille euro o poco più al mese, l’eredità per il 2021 è un totale di oltre 14 milioni di poveri.

    Un milione e 137 mila persone sono sotto i 18 anni. Save the Children parla di fame vera, assenza di cure sanitarie e di un’istruzione a intermittenza. E la didattica a distanza ha peggiorato le cose: senza le mense scolastiche e l’istruzione garantita una fascia di popolazione giovane è davvero in pericolo.

    Credits: Ansa

    Un punto rilevante è che chi si è rivolto ad associazioni e centri di aiuto durante la pandemia non lo aveva mai fatto prima. Tra aprile e maggio la rete Caritas ha registrato 446 mila richieste di aiuto per altrettante famiglie in crisi, scese poi in estate a 176 mila.

    “Quasi i due terzi dei beneficiari sono italiani, un dato capovolto rispetto all’ordinario”, spiega De Capite, autrice del rapporto Caritas. Chi sono? Persone che hanno perso il lavoro, a cui non arriva la cassa integrazione, che non posso permettersi tutti i figli sempre a casa.

    Credits: Ansa

    Leggi anche: 1. L’Italia post-Covid si risveglia povera e gli italiani hanno fame: reportage da Brescia (Reportage TPI); // 2. La pandemia economica non ha bollettini quotidiani, ma in Italia ci sono un milione di poveri in più (di Giulio Cavalli)

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