Il professore di microbiologia dell’Università di Padova Andrea Crisanti scioglie le riserve sul vaccino: “Mia moglie si è già prenotata: vive in Inghilterra e lo farà lì. Io mi trovo a Roma ma nei prossimi giorni tornerò in Veneto e, appena possibile, mi vaccinerò contro il Coronavirus”.
Il 23 novembre scorso Crisanti aveva detto che “sulle basi delle conoscenze” che erano disponibili in quel momento non si sarebbe vaccinato, aggiungendo però che appena la comunità scientifica avesse validato “la bontà” dei dati, si sarebbe sottoposto alla vaccinazione. Un passaggio che aveva suscitato molte polemiche ma che.nel frattempo, si è concretizzato.
In un’intervista di Enrico Mingori su TPI aveva però specificato: “Non potrei essere più distante dai No Vax, ho solo detto che ad oggi non abbiamo i dati per giudicare. Le reazioni di certi colleghi mi hanno amareggiato, mi hanno trattato come se non fossi uno di loro. Ma a minare la fiducia nel vaccino sono certi comportamenti come quello del Ceo di Pfizer, non io. Astrazeneca, Pfizer o Moderna? Troppo presto per dire quale dei tre sia più affidabile”.
Oggi motiva così la sua scelta: “L’Fda americano ha pubblicato tutti gli studi relativi ai vaccini prodotti da Moderna e Pfizer, i primi disponibili. Si è subito innescato un dibattito tra gli scienziati e, alla fine, possiamo dire che si tratta di prodotti che sicuramente inducono una risposta immunitaria protettiva”.
“Quello di ieri 27 dicembre è stato un giorno simbolico in cui si riconosce tutta l’Europa”, ha concluso Crisanti, puntualizzando di non essere rientrato tra i vaccinati del V-Day.