Crisanti: “Bisognava chiudere solo la Lombardia”
“Mi dispiace, ma il governo ha commesso un errore chiudendo tutta l’Italia. Io il 27 febbraio dissi che bisognava immediatamente chiudere la Lombardia. Successivamente ho sempre detto che, oltre a chiudere la Lombardia, bisognava mettere in sicurezza il resto d’Italia, che non significa però lockdown generalizzato come invece è stato fatto”. Così in una intervista al Messaggero, il professor Andrea Crisanti, docente di Microbiologia all’Università di Padova.
“”Mettere in sicurezza” significava individuare i singoli focolai e circostriverli, fare test a tappeto”, spiega Crisanti. Sulle presunte pressioni che gli industriali avrebbero fatto per evitare che si chiudesse il Nord, il professore dice: “È legittimo che l’industriale faccia pressioni economiche, quello che non può accadere è che il governo ceda a queste pressioni”.
Sui nuovi focali Crisanti sottolinea: “I focolai sono destinati ad aumentare sia per numero che per dimensioni”. “Questo dipende soprattutto dal comportamento dei singoli, e, in parte, anche dalla capacità del sistema sanitario nazionale di individuare nuovi focolai, facendo tamponi”, aggiunge.