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    Covid, crescono ricoveri e terapie intensive. Ricciardi: “A gennaio forte rialzo dei casi”

    Di Maria Elena Marsico
    Pubblicato il 24 Dic. 2021 alle 11:59

    Sono due le regioni classificate a rischio alto, 18 quelle a rischio moderato. Tra queste, però, cinque potrebbero passare a un rischio alto, mentre per una Regione la classificazione è a rischio basso. Sono questi i dati che emergono dalla Cabina di regia riunita questa mattina e resi noti dall’Istituto superiore di Sanità. Continua ad aumentare anche l’incidenza settimanale a livello nazionale: 351 per 100mila abitanti contro i 241 per 100mila abitanti della settimana precedente (10/12/2021 – 16/12/2021).

    Il forte incremento dei contagi Covid, però, che si registra in questi giorni in Italia “non è ancora al picco, a gennaio ci sarà un rialzo fortissimo dei casi”. A dirlo è Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute, a Sky Tg24. È quindi “prevedibile un numero di casi simile a quello visto negli altri Paesi d’Europa”.

    In aumento anche il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (62.669 contro i 42.675 della settimana precedente), così come la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 43%) e la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (28% vs 26%). In diminuzione la percentuale dei positivi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti (27% contro il 31% della settimana scorsa).

    Dai dati emerge anche che il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 10,7%, in aumento quindi rispetto al 9,6% della settimana precedente, ed è al limite della soglia critica il cui parametro è il 10%. A salire è anche l’occupazione in aree mediche a livello nazionale: è al 13,9% contro il 12,1% rilevato al 16 dicembre.

    “Con le varianti Delta e in particolare Omicron, che la sorpassa anche di 4-5 volte, la vaccinazione, anche quella con due dosi è fondamentale perché evita di finire in ospedale e di morire, ma non è sufficiente” – spiega Ricciardi – Per cui ci saranno due pandemie: una dei non vaccinati, che avranno conseguenze gravi, e una dei vaccinati, che potranno infettarsi, con quegli inconvenienti di dover stare a casa, fare tamponi e isolarsi”. E aggiunge poi che “Le vaccinazioni restano fondamentali, ma in questa fase ci vuole anche il comportamento, e le misure del governo servono a farci adottare comportamenti sani”.

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