Sono due le regioni classificate a rischio alto, 18 quelle a rischio moderato. Tra queste, però, cinque potrebbero passare a un rischio alto, mentre per una Regione la classificazione è a rischio basso. Sono questi i dati che emergono dalla Cabina di regia riunita questa mattina e resi noti dall’Istituto superiore di Sanità. Continua ad aumentare anche l’incidenza settimanale a livello nazionale: 351 per 100mila abitanti contro i 241 per 100mila abitanti della settimana precedente (10/12/2021 – 16/12/2021).
Il forte incremento dei contagi Covid, però, che si registra in questi giorni in Italia “non è ancora al picco, a gennaio ci sarà un rialzo fortissimo dei casi”. A dirlo è Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute, a Sky Tg24. È quindi “prevedibile un numero di casi simile a quello visto negli altri Paesi d’Europa”.
In aumento anche il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (62.669 contro i 42.675 della settimana precedente), così come la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 43%) e la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (28% vs 26%). In diminuzione la percentuale dei positivi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti (27% contro il 31% della settimana scorsa).
Dai dati emerge anche che il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 10,7%, in aumento quindi rispetto al 9,6% della settimana precedente, ed è al limite della soglia critica il cui parametro è il 10%. A salire è anche l’occupazione in aree mediche a livello nazionale: è al 13,9% contro il 12,1% rilevato al 16 dicembre.
#covid19 🦠dati monitoraggio 📈
👉🏿Incidenza settimanale in netto aumento: 351 per 100mila abitanti
➡️Stabile Rt pari a 1,13, sempre sopra soglia epidemica
✅Sale tasso occupazione terapie intensive: è al 10,7%
2⃣ regioni a rischio alto
Leggi https://t.co/WKInlci5Ec— Istituto Superiore di Sanità (@istsupsan) December 24, 2021
“Con le varianti Delta e in particolare Omicron, che la sorpassa anche di 4-5 volte, la vaccinazione, anche quella con due dosi è fondamentale perché evita di finire in ospedale e di morire, ma non è sufficiente” – spiega Ricciardi – Per cui ci saranno due pandemie: una dei non vaccinati, che avranno conseguenze gravi, e una dei vaccinati, che potranno infettarsi, con quegli inconvenienti di dover stare a casa, fare tamponi e isolarsi”. E aggiunge poi che “Le vaccinazioni restano fondamentali, ma in questa fase ci vuole anche il comportamento, e le misure del governo servono a farci adottare comportamenti sani”.