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    Covid, ultime notizie. Fda conferma efficacia vaccino monodose J&J. AstraZeneca: “Entro marzo oltre 5 milioni di dosi in Italia”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 24 Feb. 2021 alle 06:27 Aggiornato il 24 Feb. 2021 alle 20:07

    Covid, le ultime notizie di oggi (24 febbraio 2021) in Italia e nel mondo

    COVID ULTIME NOTIZIE OGGI – Dopo la proroga del divieto di spostamento tra Regioni fino al 27 marzo, il governo continua a lavorare in vista del nuovo decreto Covid, che dovrà sostituire quello attuale in scadenza il 5 marzo. Intanto sono più di tre milioni e mezzo gli italiani ai quali è stato somministrato il vaccino, con più di un milione di persone che hanno già ricevuto la doppia dose (qui i dati in tempo reale). Di seguito tutte le ultime notizie sul Covid 19 in Italia e nel mondo di oggi, mercoledì 24 febbraio 2021, aggiornate in tempo reale.

    COVID, ULTIME NOTIZIE: LA DIRETTA

    Ore 20,10 – Austria proporrà a Ue passaporto vaccinati – Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz al vertice Ue di domani presenterà la proposta di un “passaporto vaccinale” per tutte le persone che sono state vaccinate e quelle guarite dal Covid. “Tutti rivogliamo la nostra vita normale il prima possibile e tornare a viaggiare liberamente all’interno della Ue indipendentemente dal fatto che si tratti di affari o di piacere” ha dichiarato Kurz. “Un passaporto verde valido per tutta la Ue potrebbe fornire una buona base: un ritorno alla normalità entro l’estate è assolutamente realistico”.

    Ore 19.50 – Cts, possibili riaperture cinema-teatri da fine marzo – I cinema e i teatri potrebbero riaprire a fine marzo. Questo, secondo quanto riporta l’Agi, l’esito della riunione di oggi del Comitato tecnico-scientifico, a cui il ministro Franceschini ha sottoposto i protocolli integrativi di sicurezza elaborati dalle Direzioni generali del Mibact sulla base dei documenti forniti dalle associazioni di categoria del cinema, dello spettacolo dal vivo e dalle istituzioni museali per individuare tempi e modalità per riaprire al pubblico. In questa fase, hanno convenuto i tecnici, con l’epidemia che sembra riprendere quota e le varianti che preoccupano, è prematuro pensare a riaperture, ma alla luce del protocollo di sicurezza, che sarà vagliato nel dettaglio nella prossima riunione del Cts prevista venerdì, è ipotizzabile una riapertura tra poco più di un mese, in concomitanza peraltro con la Giornata mondiale del teatro che cade il 27 marzo. Con una serie di paletti: a partire dall’orario, che non potrà superare le 22, ora in cui scatta il coprifuoco serale (ma sarà possibile tornare a casa dopo il teatro o il cinema). E rigorosamente solo nelle Regioni in zona gialla. Saranno i dati delle prossime settimane, insomma, a dare indicazioni sulle reali chance di riapertura: se la curva, come sembra in questi giorni, dovesse ulteriormente impennarsi, scatterebbero per le Regioni le zone arancioni e rosse e quindi la questione non si porrebbe. In caso di zona gialla, il Cts è pronto a valutare la riapertura subordinata al rispetto dei protocolli, che toccano tra l’altro le questioni capienza (numero di spettatori che possono accedere), biglietteria, flussi di pubblico e personale, gestione spazi (sala, palco, retropalco e camerini), produzione.

    Ore 17.55 – Il bollettino: 16.424 casi e 318 morti – Sono 16.424 i nuovi casi di Covid e 318 i morti secondo il bollettino diffuso oggi dal ministero della Salute, a fronte di 340.247 tamponi effettuati (ieri erano stati 303.850). Il tasso di positività sale al 4,8% (ieri era stato del 4,4%). Le persone attualmente positive al Covid sono 389.433 (+1.485). Il bilancio delle vittime ammonta a 96.666 (+318). I guariti invece sono 2.362.465 (+14.599), per un totale di 2.848.564 (+16.424) casi. Degli attualmente positivi, 18.217 (-78) sono ricoverati in ospedale, 2.157 (+11) necessitano di terapia intensiva, mentre 369.059 si trovano in isolamento domiciliare. Qui il bollettino completo.

    Ore 17.40 – Usa, con ok Fda 3 mln dosi J&J prossima settimana – La settimana prossima il governo degli Stati Uniti distribuirà dai 3 ai 4 milioni di dosi del vaccino contro il coronavirus di Johnson & Johnson se la Food and Drugs Administrion (Fda) nel frattempo avrà emesso l’autorizzazione di emergenza alla somministrazione. Lo ha fatto sapere Jeff Zients, coordinatore della strategia contro la pandemia dell’amministrazione Biden. “Johnson & Johnson ha annunciato che ha come obiettivo consegnare un totale di 20 milioni di dosi per la fine di marzo”, ha aggiunto Zients. Oggi l’Fda ha “confermato la sicurezza e l’efficacia della dose singola del vaccino contro il coronavirus di Johnson & Johnson, in particolare contro i casi gravi”. Il via libera definitivo appare quindi molto vicino.

    Ore 17.15 – Senato, via libera a risoluzione maggioranza con 235 sì – Arriva l’ok del Senato alla risoluzione di maggioranza dopo le comunicazioni del Ministro Roberto Speranza sull’emergenza Covid. I sì sono stati 235, i contrari 23.

    Ore 17.10 – Dpcm in vigore da 6 marzo a 6 aprile, Pasqua compresa – Sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile il nuovo Dpcm allo studio in queste ore con le misure di contrasto all’epidemia di Covid. Lo ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza nei suoi interventi in Senato e alla Camera. Nel periodo sono quindi comprese le giornate di Pasqua (4 aprile) e Pasquetta (il 5). Impossibile prevedere già ora se sarà una Pasqua “in rosso” come lo scorso Natale: “L’evoluzione del quadro epidemiologico – ha detto Speranza – merita di essere seguita con la massima attenzione. Dovremo verificare, passo dopo passo, se le misure siano adeguate a fronteggiare la situazione che va delineandosi. La bussola, per me, nella scrittura del prossimo DPCM, che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, deve essere sempre il principio di tutela e salvaguardia del diritto fondamentale alla salute, come sancito dalla nostra Costituzione, all’articolo 32”.

    Ore 17.05 – Ue: videoconferenza Michel-Draghi su Covid e vaccini – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto nel pomeriggio un colloquio in videoconferenza con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Fonti del Consiglio confermano che il bilaterale è iniziato alle 15,30 e ha riguardato i temi in agenda del summit di domani: lotta al Covid, vaccini, salute e G20, ripresa e situazione nel Medio-Oriente.

    Ore 16.55 – Ppe: “Da Ue serve ‘whatever it takes’ contro pandemia” – “L’Europa deve semplicemente fare tutto il necessario (whatever it takes, nella versione originale della lettera, ndr) per porre fine a questa pandemia e alle sue tragiche conseguenze umane, sociali ed economiche”. L’appello indirizzato al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, è in una lettera del Partito popolare europeo, il primo gruppo politico dell’Eurocamera. Nel testo – che vede come primo firmatario il presidente del Ppe, il tedesco Manfred Weber – viene adoperata la celebre espressione usata nel 2012 dall’allora presidente della Bce, Mario Draghi, per raddrizzare il destino della moneta unica, all’epoca in balia degli attacchi speculativi sui mercati. Tra le proposte avanzate oggi dai popolari c’è anche quella di istituire “un’alleanza farmaceutica europea” dedicata ai vaccini per “aumentare la capacità dei siti di produzione esistenti, di riutilizzare” quelli che “attualmente non fanno parte della catena di produzione e di crearne dei nuovi”. “La legislazione che disciplina i processi di produzione dovrebbe essere rivista per renderla adatta allo scopo”, si legge ancora nella lettera. “Dobbiamo armonizzare le regole e i requisiti normativi in tutta l’Ue, ad esempio sugli imballaggi, e a livello internazionale, ad esempio sul controllo di qualità delle materie prime, per migliorare e accelerare la certificazione e la distribuzione” delle dosi. “Il gruppo del Ppe crede fermamente che l’Europa non possa continuare a risolvere solo un problema alla volta: dobbiamo anticipare lo sviluppo del virus e prevenire ciò che possiamo prevedere”, sottolineano i firmatari. Viene, infine, rivolto un appello all’Europa e ai suoi Stati membri affinché “si adoperino in questo importante sforzo per porre fine alla pandemia”.

    Ore 16.30 – Fda conferma efficacia del vaccino monodose Johnson & Johnson’s –
    Il vaccino sviluppato dalla casa farmaceutica statunitense Johnson & Johnson, per la cui somministrazione è prevista una sola dose, è efficace al 66 per cento nel prevenire la Covid-19. A indicarlo sono i dati dei test clinici condotti dall’Agenzia del farmaco e dell’alimentazione (Fda) degli Stati Uniti. Il vaccino anti-Covid di Johnson & Johnson viene anche considerato sicuro per l’uso. Non è chiaro invece, secondo l’Fda, con quanta efficacia il vaccino funzioni contro ciascuna variante.

    Ore 14.15 – Nuovo Dpcm, Speranza in Senato: “Non ci sono le condizioni per allentare le misure” – “I ritardi di alcune forniture dei vaccini che pure ci sono, non cambieranno l’esito della partita: il Covid è destinato a essere arginato”. A dirlo il ministro della Salute Roberto Speranza, che in Senato ha illustrato il nuovo decreto per contenere i contagi da Coronavirus. “Finalmente vediamo la luce in fondo al tunnel. Ma bisogna essere chiari: in questo ultimo miglio non possiamo assolutamente abbassare la guardia: non ci sono oggi le condizioni epidemiologiche per abbassare le misure di contrasto alla pandemia”. Qui la notizia completa.

    Ore 11.00 – AstraZeneca: “Entro marzo oltre 5 milioni di dosi in Italia” – “Così come annunciato la settimana scorsa, stiamo continuamente aggiornando il nostro programma di consegna e informando la commissione europea e il commissario Arcuri su base settimanale dei nostri piani per portare più dosi di vaccino in Europa nel più breve tempo possibile. Per quanto riguarda l’Italia, questa settimana supereremo 1,5 milioni di dosi consegnate e abbiamo l’obbiettivo di superare i 5 milioni di dosi per la fine di marzo. Le date di consegna, la frequenza e il volume possono subire alterazioni dovute ai processi di produzione e alle tempistiche dei processi di controllo qualità”. Così in una nota AstraZeneca risponde alle notizie su una possibile riduzione di dosi nel nostro Paese.

    Ore 10.20 – Molise chiederà intervento dell’Esercito – Il presidente della Regione Molise Donato Toma chiederà al ministero della Difesa l’intervento dell’Esercito per l’attivazione in emergenza di almeno dieci posti letto di terapia intensiva Covid presso vari ospedali. E’ quanto previsto nella mozione presentata dai consiglieri regionali di minoranza del Pd, Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla, approvata dall’Assemblea a maggioranza. “Una scelta forte e urgente – ha commentato la capogruppo Fanelli – perché, oltre alle strutture mobili che si stanno montando in Basso Molise, moduli senza Rianimazione, ci vengano in soccorso con mezzi e personale”.

    Ore 09.00 – Berlusconi: “Per ogni chiusura subito risarcimento” – Nell’approvvigionamento dei vaccini “è evidente che qualcosa fin qui non ha funzionato”, ma “il problema non e’ solo italiano, i nostri principali partner nell’Unione Europea sono anch’essi in difficolta’”. Lo dice in un’intervista a Il Messaggero il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.  “Credo – aggiunge – che la strada da seguire sia quella di verificare la possibilità con l’acquisto delle licenze dai produttori, di coinvolgere direttamente nel processo produttivo le aziende italiane dotate delle necessarie apparecchiature” e “chiedere con fermezza il rispetto degli accordi sulle forniture presi con le case farmaceutiche”. Secondo Berlusconi andrebbe evitato nuovo lockdown generalizzato anche se si rende conto che il pericolo di una nuova e più grave ondata “è davvero dietro l’angolo”. Ai cittadini “va data un’informazione chiara e tempestiva” e “ad ogni chiusura deve corrispondere un risarcimento immediato e soprattutto contestuale”

    Ore 07.00 – Da domani 14 comuni dell’Emilia-Romagna in zona “arancione scuro” – Da giovedì 25 febbraio, 14 comuni dell’Emilia-Romagna passeranno in zona arancione rafforzata, a causa dell’incremento di casi di Covid-19, in particolare per effetto delle varianti. La decisione è stata presa dalla Regione di concerto con i sindaci dei comuni. Questo l’elenco delle città che passeranno in zona arancione scuro: Imola, Castel San Pietro, Medicina, Mordano, Castel Guelfo, Dozza, Casalfiumanese, Fontanelice, Borgo Tossignano, Castel del Rio, Bagnara di Romagna, Conselice, Massa Lombarda e Riolo Terme.

    Covid ultime notizie in Italia e nel mondo: cosa è successo ieri

    Il bollettino – Secondo il bollettino del 23 febbraio, sul Coronavirus in Italia pubblicato dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile, sono 13.314 i nuovi casi, contro i 9.630 di ieri, e 356 i morti (ieri erano stati 274), a fronte di 303.850 tamponi effettuati (ieri erano stati 170.672). Il tasso di positività è del 4,4% (ieri era stato del 5,6%).

    Brescia zona arancione rafforzata, Bertolaso: “Terza ondata Covid” – “Oggi il presidente Fontana firmerà un’ordinanza per l’istituzione in tutta la Provincia di Brescia e nei comuni di Viadanica, Predore San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Caleppio, Credaro e Gandosso in provincia di Bergamo e Soncino, in provincia di Cremona, una zona arancione rafforzata, che preveda oltre alle normali misure della zona arancione, anche la chiusura delle scuole d’infanzia, elementari e medie, il divieto di recarsi nelle seconde case, l’utilizzo dello smart working dove possibile e la chiusura della attività in presenza”. La ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti. “A Brescia evidentemente ci troviamo di fronte alla terza ondata”, ha commentato Guido Bertolaso.

    Vaccini, circolare Ministero: ok Astrazeneca fino a 65 anni – È stata pubblicata la circolare del Ministero della Salute che innalza da 55 a 65 anni l’età di chi potrà ricevere il vaccino anti-Covid di AstraZeneca. La decisione e’ stata presa dopo il parere della Commissione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e, come precisa la circolare, arriva “da nuove evidenze scientifiche che riportano stime di efficacia del vaccino superiori a quelle precedentemente riportate”.

    Leggi anche: 1. Provincia di Brescia e altri 8 comuni lombardi in zona arancione “rafforzata”. Bertolaso: “Siamo di fronte a terza ondata” / 2. Rigoristi contro aperturisti: governo Draghi spaccato. Speranza contro Lega e renziani / 3. Il governatore Fontana insiste per riaprire: “Meglio 4 al ristorante di 24 in casa. La gente è esasperata”

    4. Bonaccini: “Salvini ragionevole sulle riaperture”. E il leghista lo rilancia sui social / 5. Covid, le varianti in Italia: dove sono e quali le province più a rischio / 6. Burioni: “Se volete preoccuparvi per le varianti, fatelo: non le cerchiamo, come il virus l’anno scorso”

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