Negli ospedali di Palermo sono stati allestite nuove strutture da campo per far fronte alla pressione sulle aree di emergenza e ai casi in crescita di pazienti Covid. Le immagini di questi giorni hanno ricordato, infatti, le prime ondate della pandemia: davanti al pronto soccorso le ambulanze hanno sostato per ore in coda e il personale sanitario ha azionato le sirene per protesta nel tardo pomeriggio del 5 gennaio.
La Sicilia, infatti, ha registrato un boom di contagi in questi giorni (14.269 ieri). La regione è passata in zona gialla lunedì, ma “Se si va avanti così, l’arancione sarà inevitabile”, come ha affermato il presidente della Regione, Nello Musumeci.
Le strutture da campo sono state allestite all’ingresso degli ospedali Cervello, Civico e Partinico. I presidi sono necessari a far scendere i pazienti dalle ambulanze e avviare la loro presa in carico. Nel presidio all’ospedale di Cervello il personale sanitario è a disposizione dalle 8 alle 14 e dalle 14 alle 20. La rianimazione di Partinico è stata riattivata in rianimazione Covid e altri reparti negli altri ospedali potrebbero essere riconvertiti per l’emergenza coronavirus.
“Queste ulteriori misure permetteranno di affrontare i prossimi giorni con maggiore serenità, in attesa in attesa del raggiungimento del picco, che ci auguriamo possa essere tra circa due settimane – ha detto il commissario Covid di Palermo, Renato Costa – Per fortuna, però, va detto che la condizione epidemiologica è migliore rispetto al passato: abbiamo un minor numero di morti, le terapie intensive non sono sotto pressione come l’anno scorso, la percentuale di vaccinati ci sta aiutando. In conclusione: abbiamo buone prospettive per superare questo momento”.