Covid, gli scienziati: “Alternativa al lockdown ignorata dal governo”
L’alternativa al lockdown imposto in Italia nei mesi di marzo e aprile c’era, ma è stata ignorata dal governo: lo afferma un team di scienziati, riunito sotto il nome di Lettera150, che il 29 marzo scorso ha inviato al presidente del Consiglio Conte e al ministro della Salute Speranza un documento in cui veniva proposta una misura di contenimento della diffusione del virus alternativo alla chiusura totale del Paese. La lettera, pubblicata in esclusiva sul sito Lettera150, è firmata dai professori Antonio Bianconi, Augusto Marcelli, Gaetano Campi, Andrea Perali, Giampietro Ravagnan, Andrea Crisanti, e illustra il “Case finding and mobile tracing”, il sistema alternativo al lockdown messo a punto dai ricercatori italiani del Cnr, dell’Ifn, l’Istituto di fisica nucleare, dell’Università di Camerino e di Ricmass, il Rome Internationale Center for materials scienze.
Nella missiva gli scienziati scrivono al governo che, se introdotto il “Case finding and mobile tracing”, l’Italia “può vincere la lotta contro il Covid-19” fermando l’epidemia “in 20 giorni”. Come? Facendo molti test veloci, usando tecnologie di tracciamento dei contatti basata su cellulare, e isolando anche dalla loro famiglia le persone contagiose attraverso il ricovero in appositi Covid hotel.
“Bisogna seguire l’esperienza di Paesi democratici quali Corea, Giappone, Taiwan, Nuova Zelanda che hanno utilizzato test di massa, tracciabilità ed isolamento dei contagiati fuori dai contesti familiari”, spiega Gianpietro Ravagnan, già professore ordinario di Microbiologia Università Ca’ Foscari di Venezia, “perché è evidente che oggi i nuclei familiari sono il luogo per eccellenza della diffusione della patologia da Covid-19. Le famiglie sono spesso impossibilitate sia a gestire il contagiato sia ad evitare cluster familiari che diventano poi talvolta di condominio. Il fattore di riproduzione può essere invece abbattuto in tempi brevi ospitando i soggetti nei Covid hotel in condizioni di quarantena assistita, con costi ridotti rispetto a quelli di un eventuale ricovero ospedaliero”.
“Ancora una volta il governo non ha ascoltato gli scienziati e alla fine, dopo aver perso mesi preziosi tra la prima e la seconda ondata, ha dovuto imboccare la strada arcaica del lockdown”, commenta Giuseppe Valditara, coordinatore di Lettera150, il think tank che raduna circa 250 studiosi di diverse discipline, “il documento sul metodo CFMT dimostra analiticamente che altre soluzioni erano e sono possibili”.
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