Covid, il rientro a scuola può slittare di una settimana: l’ipotesi
Il vertiginoso aumento di casi Covid nelle ultime settimane potrebbe far slittare il rientro a scuola di una settimana: l’ipotesi è al vaglio del governo, che ha ricevuto la proposta dalle Regioni.
L’idea degli enti locali, infatti, è quella di ritardare di una settimana il ritorno a scuola dopo le festività natalizie, al momento previsto tra il 7 e il 10 gennaio, per consentire uno screening di massa a personale scolastico e studenti.
Un’ipotesi avvalorata anche dal coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli, il quale ha proposto di recuperare gli eventuali giorni persi alla fine dell’anno scolastico.
L’esecutivo per il momento non prende posizione, ma il rischio che al secondo giorno di scuola arrivino migliaia di certificati di positività è sicuramente altissimo.
Nel frattempo, Lega e M5S hanno detto no all’ipotesi, avanzata dalle Regioni, della Dad per i non vaccinati qualora vi fossero due positivi in una classe.
In controtendenza, invece, va Donato Greco, membro del Cts, che in un’intervista a La Stampa dichiara: “Rimandare la riapertura della scuola per il Comitato non ha senso. La scuola non rappresenta un rischio significativo e anzi vanno attenuate alcune decisioni come quella di chiudere una classe con un solo positivo. Né serve lo screening con i tamponi, perché è una misura precauzionale che non ferma l’epidemia. L’unica risposta vera è la vaccinazione. Poi certo il positivo e i suoi contatti devono fare i test e se ci sono almeno due casi si può chiudere la classe”.
Metteo Ricci, sindaco di Pesaro e coordinatore dei primi cittadini del Partito Democratico, sui social è tornato a invocare il Green Pass per gli studenti: “Se vogliamo una scuola sicura ed evitare la dad, non c’è alternativa. Come sindaci lo diciamo da settimane. Vaccino o tampone periodico gratuito per la minoranza non vaccinata. Governo ascolti i sindaci”.
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