Da domani alcune Regioni italiane potrebbero essere riclassificate come “zona arancione” o “zona rossa”, in virtù dell’analisi dei nuovi dati del Cts e della nuova riunione della cabina di regia sul Covid, in programma per oggi domenica 8 novembre 2020. L’inserimento delle Regioni in altre fasce di rischio comporterebbe il conseguente inasprimento delle misure. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, le candidate a entrare nella zona arancione, se non addirittura rossa, sono soprattutto Campania e Liguria. Qualche dubbio si avanza anche su Toscana,Emilia-Romagna, Veneto e Lazio.
Campania
Per quanto riguarda la Campania, inserita a sorpresa in zona gialla (cioè senza restrizioni aggiuntive), secondo la Regione Napoli e Caserta hanno un indice Rt molto elevato, le altre tre province basso, e dunque la media regionale sta sotto l’1,5. Ma, come ha precisato il ministro della Salute Roberto Speranza, il Dpcm prevede che il ministro possa intervenire su una Regione, non su una provincia. “Sull’area metropolitana può intervenire il presidente De Luca, come ha fatto Zingaretti a Latina”, ha aggiunto il ministro. Ma il governatore della Campania Vincenzo De Luca sostiene il contrario.
Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, dal canto suo, si è detto “sconcertato” dalla collocazione della Campania nella zona gialla. “Il presidente della Regione Campania, venti giorni fa, annunciava l’imminente lockdown”, sottolinea parlando a Skytg24 e “il consulente del ministro Speranza annunciava sui giornali che le due città (Napoli e Milano, ndr) dovevano essere zona rossa”.
“Poi, incredibilmente, – rammenta – nonostante abbiamo le file agli ospedali e le ambulanze che arrivano anche con sette, otto ore di ritardo, la gente che non si riesce a curare, scopriamo che è zona gialla”. “Dovrei essere contento della zona gialla. Ma se zona gialla significa che gli ospedali sono in tilt e, quindi, le restrizioni, soprattutto sulle relazioni sociali, sono poche, credo che ci sia qualcosa che non funziona. I conti non tornano. Credo che ci sia una distonia tra i dati che vengono forniti e la realtà”, attacca de Magistris secondo cui “è saltato il controllo, non c’è più il controllo del territorio”.
Liguria
“I nuovi dati relativi alla Liguria confermano quelli su cui sono state fatte le valutazioni relative alla zona gialla. Indicatori precisi e accurati”, ha scritto invece il governatore della Regione Giovanni Toti su Facebook. “Per gli sconsiderati che continuano a parlare di dati che non conoscono e forse non comprenderebbero il Report 25 arrivato oggi dal Ministero e dall’Istituto Superiore di Sanità conferma totalmente i dati del Report 24, su cui sono state fatte le valutazioni relative alla zona gialla della nostra Regione”. Dopo l’inserimento della Liguria in fascia gialla, la procura di Genova ha fatto sapere che sta “verificando se i dati inviati corrispondono alla realtà”. Sul punto Toti ha commentato: “È grottesco che qualcuno da Roma, per ripararsi dalle proprie responsabilità, metta in dubbio i nostri dati”.
Il monitoraggio settimanale
La prossima settimana saranno tre punti stampa previsti per una analisi della situazione epidemiologica con i dati del monitoraggio settimanale della cabina di regia. Una prima conferenza si terrà al ministero della Salute martedì 10 novembre alle 17. Giovedì si terrà invece alle ore 18.30 si terrà presso la sede di Invitalia una conferenza stampa del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, sulle attività per il contrasto e il contenimento dell’epidemia. Infine, venerdì alle ore 16 si terrà il solito punto settimanale presso il ministero della Salute.
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