Covid: governo azzera la quarantena per i contatti stretti con la terza dose. Capienza ridotta del 50% negli stadi
Il governo ha deciso di azzerare la durata della quarantena per chi ha ricevuto la terza dose del vaccino anti-Covid ed è entrato a contatto con una persona risultata positiva alla malattia. Il decreto approvato oggi dal consiglio dei ministri dopo il collasso del sistema di tracciamento a causa della diffusione della variante omicron, prevede inoltre il ritorno del limite del 50 percento per le capienze degli impianti all’aperto, come gli stadi, e del 35 percento per gli impianti al chiuso e, a partire dal 10 gennaio, l’obbligo di green pass “rafforzato” anche per treni, aerei e navi e per il trasporto pubblico.
Oltre che per chi ha ricevuto la terza dose, il consiglio dei ministri ha deciso la fine della quarantena anche per i contatti stretti che hanno ricevuto due dosi di vaccino, o sono guariti da Covid-19, da meno di quattro mesi, e hanno perciò un green pass “rafforzato”. Anche chi non sarà obbligato alla quarantena dovrà però osservare un periodo di “autosorveglianza”, in cui sarà tenuto a comunicare al medico eventuali sintomi, e per 10 giorni sarà obbligato a indossare la mascherina Ffp2. Solo nel caso in cui manifesterà sintomi, sarà tenuto a sottoporsi a tampone 5 giorni dopo l’esposizione. Secondo il decreto, l’esito negativo di un tampone, molecolare o antigenico, pone fine al periodo di autoisolamento e di quarantena.
Chi è guarito o ha ricevuto due dosi di vaccino da più di quattro mesi, dovrebbe invece osservare un periodo di quarantena di cinque giorni, e non più di sette, nel caso sia entrato a contatto con una persona poi risultata positiva. Al termine dei cinque giorni, dovrebbe essere necessario il tampone. Per i non vaccinati entrati a contatto con un positivo invece la quarantena dovrebbe rimanere a 10 giorni, con tampone negativo, o di 14 giorni senza tampone.
Il decreto prevede inoltre, dal 10 gennaio, fino alla cessazione dello stato di emergenza l’estensione dell’obbligo di green pass anche all’accesso e all’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale. Inoltre l’obbligo di esibire la certificazione rilasciata solo a chi ha completato il ciclo vaccinale o è guarito da Covid-19 sarà allargato anche per l’accesso ad attività come alberghi, ristoranti all’aperto, impianti di risalita sulle piste da sci, piscine anche all’aperto, centri culturali anche all’aperto, centri congressi, fiere e feste.
L’annuncio segue le richieste delle regioni negli scorsi giorni di ridurre i tempi dell’isolamento ed evitare la paralisi delle attività economiche a seguito dell’ondata della nuova variante omicron. Stamattina la conferenza delle regioni aveva chiesto di azzerare la quarantena per tutti i vaccinati con la terza dose entrati a contatto con un positivo, obbligando al tampone solamente chi dovesse risultare sintomatico. I presidenti delle regioni hanno inoltre chiesto di limitare l’accesso ai posti di lavori solamente a chi è vaccinato o guarito da Covid-19, estendendo il cosiddetto green pass “rafforzato” a tutti i lavoratori. Una proposta che non è stata accolta per il momento dal governo che nelle prossime riunioni, previste già per i primi di gennaio, potrebbe decidere di estendere l’obbligo vaccinale ad altre categorie di lavoratori.