La Puglia si è trovata incastrata nello stesso problema della Lombardia: i dati sui contagi da Coronavirus sono stati letti erroneamente. La regione era infatti stata inserita in zona arancione, ma è tornata in zona gialla già da giovedì 11 febbraio dopo la firma sull’ordinanza del ministro Speranza. Una rettifica che arriva dopo un ulteriore monitoraggio da parte della Cabina di Regia, ma l’errore a monte è stato commesso dalla Regione.
Conti sbagliati, cosa era successo
Nei numeri comunicati la scorsa settimana prima che la Cabina fornisse al suol parere al ministero della Sanità i conteggi non tornavano e hanno portato al mantenimento nella zona arancione. Oggi però alla luce del riconteggio, gli esperti riuniti in via straordinaria hanno convenuto che poteva essere effettuato un cambio in corsa e lo hanno fatto accontentando le richieste del governo regionale.
Attualmente infatti in Puglia i positivi al Covid-19 sono scesi sotto quota 50mila (oggi in particolare sono 48.560) e non succedeva da due mesi. La discesa della curva epidemiologica è dimostrata anche dagli ultimi dati giornalieri: oggi infatti su 9.692 tamponi eseguiti, i contagi confermati sono 681, cioè 7,3 per cento. Significa due punti percentuali in meno rispetto alla media della settimana scorsa. Rimane in compenso alto il numero dei decessi: sempre oggi sono morte 41 persone.
Le polemiche
La questione dei conteggi sbagliati in Puglia ha scatenato però una accesa lite verbale tra governo regionale e opposizione. Il professor Pierluigi Lopalco, assessore alla Salute, ha spiegato che “esiste un tecnicismo nella comunicazione dei posti letto della Protezione civile che sono definiti disponibili ma non attivati”. Sono riusciti a spiegare al ministero che quei posti potevano essere attivati in qualsiasi momento e la Cabina di regia ha accettato la correzione.
Ma le opposizioni non ci stanno e attaccano. Le dimissioni di Lopalco sono state chieste dal commissario regionale di Forza Italia in regione, il deputato Mauro D’Attis che lo ritiene inadeguato a ricoprire quel ruolo così delicato.
D’Attis ha illustrato quelle che secondo lui sono state le mancanze dell’assessore oltre che della Giunta: “Il 1° febbraio il governatore Emiliano dichiarava che restare in zona arancione in questa fase era meglio. Il 7 febbraio, la stessa Regione ha chiesto al governo di tornare in zona gialla, ritenendo che ci fossero errori nei calcoli dell’occupazione dei posti letto Covid”. Inoltre secondo lui la Puglia è la Regione in Italia che effettua meno tamponi in assoluto, solo per una precisa scelta di Lopalco.
Leggi anche: 1. Spostamenti tra regioni: cosa succede dopo il 15 febbraio / 2. Sci, dal 15 febbraio riaprono gli impianti: in quali regioni e le nuove regole / 3. Come leggere i dati Covid: peggiorano i numeri nel Centro Italia
Leggi l'articolo originale su TPI.it