Covid, un medico di Crema pubblica le TAC dei polmoni dei positivi a confronto da marzo a oggi
Attilio Galmozzi, medico dell’ospedale di Crema, ha pubblicato su Facebook le immagini TAC dei polmoni di pazienti Covid tra marzo e settembre. “Pubblico queste immagini per cercare di veicolare un messaggio semplice e di speranza. Le immagini si riferiscono a TAC di pazienti Covid collocate tra marzo e settembre. Dico subito, a scanso d’equivoci, che le immagini 3 e 4 di settembre sono di pazienti giovani, una con una insufficienza respiratoria, l’altro asintomatico. Niente terapia intensiva”, ha specificato il medico. “E questo ad oggi è un dato buono, perché i sacrifici fatti dalla popolazione hanno certamente ridotto il carico di malattia”.
Galmozzi ha spiegato cosa vediamo nelle immagini pubblicate via social: “Nell’immagine 1 è facilmente intuibile come la polmonite interstiziale sia bilaterale (maggiore a destra) e che il quadro fosse molto severo. Nella 3 e nella 4 il carico di malattia (i segni “a vetro smerigliato”) sono limitati e i quadri clinici meno impegnativi. I pazienti le cui TAC sono la 3 e la 4 sono recenti e fanno parte di quel piccolo numero di positivi (come diciamo sempre, il virus circola ancora anche se da meno malattia, ma la può dare ancora). La 1 è di marzo, piena emergenza globale quando si vedevano 70-80 polmoniti al giorno”.
Il medico di Crema poi ha continuato a spiegare: “Qual è il messaggio? Che se tutti facciamo il nostro dovere, rispettando le regole e usando i presidi di protezione, lavandoci spesso le mani, sarà più facile consegnare ai libri di storia questa brutta pagina sociale e di medicina. Serve essere prudenti, che non vuol dire chiudersi in casa ma socializzare rispettando le regole. Tutti abbiamo bisogno e voglia di tornare alla normalità, è un sacrosanto diritto”, si legge ancora nel post. “Allora impegnandoci fino in fondo, educando alle regole ed educandoci alle buone prassi. Nelle prossime settimane entreremo in un tempo dove i malanni di stagione si riaffacceranno. Qualche polmonite in più la stiamo vedendo ma i numeri ad oggi sono contenuti e i pazienti meno severamente impegnati. È possibile un minimo rialzo dei casi, ma insieme possiamo tornare alla normalità. Quanto veloce dipende da noi”, ha concluso Galmozzi.
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