Covid, Fondazione Gimbe: “Rivedere criteri monitoraggio o sarà lockdown”
“Serve un cambio di rotta sui criteri di monitoraggio o il lockdown sarà inevitabile”: lo afferma Nino Cartabellotta commentando il report settimanale della Fondazione Gimbe, da lui presieduta, sull’andamento di Covid in Italia relativa alla settimana 4-10 novembre. Se i criteri con i quali vengono decise le aree di rischio, tra cui l’indice Rt, non verranno cambiati secondo Cartabellotta “solo un lockdown totale potrà evitare il collasso definitivo degli ospedali e l’eccesso di mortalità, anche nei pazienti non Covid-19”. Per quanto riguarda i numeri, la Fondazione Gimbe evidenzia come, rispetto alla settimana precedente, vi sia stato un aumento di oltre 235mila casi con l’1% della popolazione infetta.
La soglia di saturazione degli ospedali è stata superata in 11 Regioni, mentre nell’ultimo periodo è stato registrato un vero e proprio picco di contagi tra gli operatori sanitari. Secondo Gimbe, infatti, negli ultimi 30 giorni il virus ha infettato più di 19mila operatori sanitari. Questo è sicuramente uno degli aspetti più inquietanti dal momento che la categoria è “già in grande difficoltà per la carenza di organico e provata dalla prima ondata”. L’indicatore più alto di questa settimana, invece, è quello relativo ai decessi che registra un +70,4% con 2.918 vittime registrate negli ultimi 7 giorni. Nel rapporto, comunque, si sottolinea un “lieve rallentamento dell’incremento percentuale dei casi” probabilmente dovuto all’effetto “delle misure di contenimento introdotte a fine ottobre”, ma anche all’impossibilità di tracciare tutti i contatti dal momento che “i casi attualmente positivi continuano ad aumentare ovunque”.
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