Covid, gli esperti: “Vaccino Astrazeneca sicuro, attenzione al pregiudizio”
“Il vaccino Astrazeneca è sicuro”: lo affermano quasi tutti gli esperti interpellati in queste ore sulla non pericolosità del siero anti-Covid prodotto dall’azienda anglo-svedese in seguito alla decisione dell’Aifa di ritirare un lotto del vaccino per sospette cause avverse e alla presa di posizione della Danimarca che ha momentaneamente sospeso le somministrazioni dopo alcuni casi di trombosi.
Una decisione giusta, ma che non mette in discussione la sicurezza del vaccino secondo Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell’Ema, che ha invitato anzitutto a “mantenere la calma e valutare bene quello che sta succedendo”.
Rasi sottolinea che “come certificato anche dalla farmacovigilanza dell’Ema, si sono verificati trenta casi avversi su tre milioni di vaccinati in Europa. La frequenza, dunque, è assolutamente quella attesa per la popolazione e quindi l’evento diventa casuale” aggiungendo anche: “questo non vuol dire che non valga la pena approfondire”.
Secondo Rasi, quindi, è importante che il vaccino non venga considerato di “serie b”, sottolineando che il siero di Astrazeneca “è un pilastro fondamentale della strategia contro Covid, al pari degli altri due di Pfizer e Moderna”.
“Serve cautela e serve capire cosa è accaduto prima di fare commenti. Non possiamo sottovalutare la cosa, ma neppure trarre conclusioni affrettate” ha invece scritto su Facebook l’immunologa Antonella Viola, mentre il virologo Roberto Burioni su Twitter si è scagliato contro l’azienda farmaceutica.
Burioni, infatti, ha preferito non dare la sua opinione in merito, seppur sottolineando i dati confortanti dell’Ema a riguardo, ma ha attaccato Astrazeneca per il suo “silenzio vergognoso”. Secondo l’esperto, infatti, “Sono loro che dovrebbero dirci anche le virgole di cosa è successo”.
Certo della sicurezza del siero è anche l’infettivologo Matteo Bassetti: “Il vaccino AstraZeneca è un po’ sfortunato, ma è un ottimo vaccino che sta dando risultati efficaci. Mi auguro che quanto accaduto con alcuni lotti non spinga gli scettici a rifiutarlo perché non sarebbe giusto”.
“La decisione dell’Aifa – prosegue Bassetti – dimostra che in Italia c’è un ente regolatorio che agisce proprio dalla parte dell’utente, in questo caso chi sta facendo le vaccinazioni, garantendo la sicurezza. Anche se ancora non c’è correlazione tra il vaccino AstraZeneca e gli eventi avversi. Quanto accaduto dovrebbe convincere gli scettici a credere nelle istituzioni che sono sempre dalla parte dei cittadini. Spero quindi che non si crei pregiudizio sul vaccino possono esserci dei lotti che creano problemi come è accaduto in passato, soprattutto su numeri così grandi”.
Anche Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, sottolinea: “Abbiamo vaccinato milioni e milioni di persone con AstraZeneca, con grande successo e con pochissimi effetti collaterali. Questo è un primo elemento di grande importanza per giudicare la possibilità che gli effetti che abbiamo visto siano correlati”.
Giacomo Gorini, immunologo all’università di Oxford, su Twitter propone la sua testimonianza dal Regno Unito dove milioni di persone sono già state vaccinate con Astrazeneca. “Se la preoccupazione è quella degli effetti collaterali, posso dire che qua in Uk si sono vaccinati milioni e milioni di anziani, anche vulnerabili, con vaccino AstraZeneca. L’unico effetto che sembra restare oltre pochi giorni dalla vaccinazione è l’enorme calo di decessi e ospedalizzazioni!”.
“Lasciatemi dire che, visti da un Paese in cui la via d’uscita è già intrapresa, noi europei sembriamo tutti matti. E’ un dispiacere. Vacciniamoci!” aggiunge in un altro tweet.
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