La crisi economica dovuta al Coronavirus è arrivata inesorabile ed ha trascinato tante persone che prima riuscivano a fatica a sbarcare il lunario sotto la soglia della povertà. Si tratta di 1,9 milioni di famiglie italiane che secondo gli statistici dell’Istat quest’anno non riusciranno a soddisfare i bisogni primari, come due pasti caldi al giorno. Questi quasi due milioni vanno a sommarsi ai 3 milioni e mezzo di nuclei già presenti alla fine del 2019. Un dato impressionante: 5 milioni e mezzo di poveri in Italia.
I numeri preoccupanti
Se aggiungiamo i poveri “relativi”, chi in una coppia non può permettere spese per mille euro o poco più al mese, l’eredità per il 2021 è un totale di oltre 14 milioni di poveri.
Un milione e 137 mila persone sono sotto i 18 anni. Save the Children parla di fame vera, assenza di cure sanitarie e di un’istruzione a intermittenza. E la didattica a distanza ha peggiorato le cose: senza le mense scolastiche e l’istruzione garantita una fascia di popolazione giovane è davvero in pericolo.
Chi sono i nuovi poveri
Un punto rilevante è che chi si è rivolto ad associazioni e centri di aiuto durante la pandemia non lo aveva mai fatto prima. Tra aprile e maggio la rete Caritas ha registrato 446 mila richieste di aiuto per altrettante famiglie in crisi, scese poi in estate a 176 mila.
“Quasi i due terzi dei beneficiari sono italiani, un dato capovolto rispetto all’ordinario”, spiega De Capite, autrice del rapporto Caritas. Chi sono? Persone che hanno perso il lavoro, a cui non arriva la cassa integrazione, che non posso permettersi tutti i figli sempre a casa.
Non manca solo il cibo: i portatili per la scuola a distanza dei figli e la connessione a internet. I soldi per le rate e i farmaci di base. E l’allarme della Caritas è di “non normalizzare la povertà come avvenne nella crisi del 2008”.
I sussidi
Il sussidio messo in campo in Italia è il Reddito di cittadinanza (Rdc) da 500 euro al mese.In soli nove mesi, tra gennaio e settembre, c’è stato un boom di richieste: 600 mila in più, 3 milioni totali. Poi quest’anno è nato il Reddito di emergenza: altri 700 mila beneficiari al momento. In questo caso si punta a 2 milioni di beneficiari: un indice che non fa ben sperare.
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