L’Italia è alle prese con la quarta ondata di Covid 19 e le querelle tra virologi non sembrano finite. Un altro assalto a suon di dure critiche è in corso, infatti, in queste ore. I duellanti sono Andrea Crisanti e Matteo Bassetti, proprio i protagonisti del video “Sì sì vax” in cui, insieme a Fabrizio Pregliasco, prima di Natale intonavano un inno alla vaccinazione sulle note di Jingle bells, accendendo non poche polemiche.
Il botta e risposta è nato in seguito a un commento di Crisanti durante il programma “Non è l’Arena” condotto da Massimo Giletti. Il professore ha definito le dichiarazioni di Bassetti da “analfabeti di epidemiologia”. Il riferimento è alla proposta del direttore della clinica Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova di rimodulare il conteggio dei casi. “Questa modalità di gestione del Covid deve cambiare. Non dobbiamo continuare a contare come malati di Covid quelli che vengono ricoverati per un braccio rotto e risultano positivi al tampone – ha detto Bassetti a Radio Cusano Campus – Bisogna anche finirla col report serale, che non dice nulla e non serve a nulla se non mettere l’ansia alle persone, siamo rimasti gli unici a fare il report giornaliero”.
Crisanti su la7, in merito alla proposta, ha anche aggiunto: “Quando lei guida in autostrada, per capire se va veloce, guarda l’indicatore di velocità e può controllare se si mette in pericolo. Sul cruscotto della pandemia gli indicatori sono il numero dei casi, l’incidenza RT e il numero delle persone che vanno in ospedale e in rianimazione sono un effetto collaterale della diffusione del virus”.
Non è mancata, quindi, la risposta di Bassetti a queste parole. Il primario su Instagram ha scritto: “Mi hanno detto che Crisanti mi ha dato dell’analfabeta di epidemiologia perché ho suggerito di rendere più clinico e meno biologico il report giornaliero sui contagi. Lo prendo come un gran complimento” e ha aggiunto: “Spiace che chi lo ha fatto parli di come curare la gente, ma non sappia la differenza tra un metatarso e un tampone e che l’ultima volta (se lo ha mai fatto) che ha visitato un paziente è stato forse nel secolo scorso. Scorrendo poi il curriculum non si rileva traccia di studi di virologia …se non dal marzo 2020….l’analfabeta in malattie infettive sembra qualcun altro. Ad maiora”.
La proposta di Bassetti, però, è stata presa in considerazione anche dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che all’Ansa ha detto: “Condivido la posizione di Matteo Bassetti circa l’inutilità di un report giornaliero dei contagi, perché il numero dei contagi di per sé non dice nulla”, e ha aggiunto: “Da parte mia ho proposto anche al ministro della Salute di fare una riflessione sull’attuale sistema di report e la mia posizione è condivisa dal mio partito Noi con l’Italia. Mi auguro che possa diventare maggioritaria all’interno della maggioranza”. Ha specificato anche come ora sia “necessario soffermarsi essenzialmente sui dati di ospedalizzazioni e terapie intensive”.