Covid, Costa apre ai presidenti di Regione: “Si a restrizioni ai non vaccinati in zona arancione”
Il governo potrebbe valutare di imporre maggiori restrizioni solo a chi non si è vaccinato, nel caso di un ulteriore aumento dei casi e dei ricoveri per Covid-19. La proposta di seguire l’esempio dell’Austria, che da lunedì ha introdotto per almeno dieci giorni il lockdown per i soli non vaccinati, è stata rilanciata anche dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che oggi su RaiNews 24 ha aperto alla possibilità di “valutare una sorta di differenziazione fra vaccinati e chi non lo è”, nel caso di passaggio in zona arancione.
“La maggioranza degli italiani che responsabilmente si è vaccinata non può subire all’infinito restrizioni a causa di una minoranza che non lo ha fatto”, ha detto Costa, il quale ha detto di condividere la proposta avanzata nelle scorse ore dai presidenti di alcune regioni. “È un percorso che dobbiamo valutare”, ha detto Costa, che si è detto “favorevole” ad allargare l’obbligo vaccinale per alcune categorie. Finora si sono espressi a favore dell’imposizione di maggiori restrizioni solo per i non vaccinati i presidenti di Liguria, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige.
Riguardo le possibili novità sul green pass anticipate negli scorsi giorni, Costa ha smentito che la Certificazione verde Covid-19 sarà limitata ai soli vaccinati e guariti. “Togliere il tampone dal green pass significa obbligo vaccinale e questo non è un tema sul tavolo”, ha detto il sottosegretario, affermando che il governo deciderà “nei prossimi giorni” su una possibile riduzione da 12 a 9 mesi della durata del certificato.