“Dico sì al vaccino perché ci salva la vita” ad affermarlo è il leader no vax veneto, Lorenzo Damiano, che non è più no vax. L’uomo, che ha 56 anni, ha cambiato idea dopo aver conosciuto il Covid da vicino, dopo una settimana di ricovero nella terapia sub intensiva dell’ospedale di Vittorio Veneto (Treviso).
Sull’emittente televisiva Antenna 3 ha detto: “A volte bisogna passare per una porta stretta per capire le cose come sono. Io ho fatto una cura monoclonale, ringrazio il reparto di Vittorio Veneto che mi ha seguito, sono stati meravigliosi. E comunque il vaccino lo faccio, ho passato tutto quello che dovevo passare” e fa un appello: “Vaccinatevi tutti, io mi vaccinerò”. Ora quello che un tempo era un leader no vax sta meglio e si sta riprendendo.
Frasi contro la “dittatura sanitaria”, contro il “siero”, contro il certificato verde, alternate a immagini religiose spesso usate per veicolare contenuti no vax, riferimenti alle cure domiciliari che ora vengono citate nei commenti sotto le foto postate sui social network. Così si presenta il suo profilo su Facebook. Adesso, in seguito alla conversione alla scienza, arrivata dopo una settimana sotto ossigeno, vuole essere “testimone di verità e sincerità affinché il mondo possa salvarsi”. E sul green pass dice “Se la penso ancora come prima? No, ma è uno strumento che va aggiornato con criterio e buon senso”.
Damiano a settembre era stato candidato sindaco a Conegliano, in provincia di Treviso, con la lista “Norimberga 2” e durante la campagna elettorale aveva organizzato incontri con negazionisti e persone contrarie a vaccini e green pass. Nel suo passato politico ci sono il Popolo della Famiglia nel 2018 e nel 2019 Forza Nuova con un impegno politico, quindi, nei gruppi vicini all’estrema destra e con gruppi religiosi tradizionalisti. È anche fondatore del movimento cattolico “Pescatori di pace”.