L’Italia si tingerà di bianco, con la sola eccezione della Val d’Aosta, a partire dal 21 giugno. Sempre, ovviamente, che il calo del contagio (che prosegue costante con un -27% dei casi nell’ultima settimana) non inverta la sua rotta. Con i dati di oggi, infatti, tutte le regioni italiane eccetto la Val d’Aosta sono scese a un’incidenza sotto la soglia di rischio dei 50 casi settimanali per centomila abitanti.
Per legge servono tre monitoraggi consecutivi sotto soglia per consentire a una regione di guadagnarsi lo scenario con minori restrizioni, senza coprifuoco. Per questo grazie al monitoraggio di venerdì scorso sono andate in zona bianca Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Molise. Mentre il prossimo report della Cabina di regia atteso venerdì 4 giugno certificherà la zona bianca il lunedì successivo per Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria. Mancano ulteriori sette giorni poi a Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento.
Ma il monitoraggio di dopodomani farà scattare il conto alla rovescia per altre sette regioni, che entreranno nel loro primo report con incidenza sotto 50, grazie ai dati di domani (quelli valutati dalla Cabina di Regia): Sicilia (incidenza settimanale odierna di 50 casi per centomila), Marche (42), Toscana (42), Provincia di Bolzano (49), Calabria (48), Basilicata (44) e Campania (49). Dopo altri due monitoraggi sotto soglia andranno in bianco, se tutto va bene, lunedì 21 giugno, raggiungendo le altre. Rimane fuori solo la Val d’Aosta, che ha ancora un’incidenza di 61 per centomila: con ogni probabilità finirà sotto i 50 nel monitoraggio dell’11 giugno, per essere dichiarata zona bianca lunedì 28 giugno, dopo altri due report.
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