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    Cosenza, bambino immigrato di 3 anni colpito con un calcio all’addome perché si avvicina a un passeggino

    Credit: ANSA

    Indaga la Questura. Per ricostruire l'accaduto e identificare l'autore della violenza acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 6 Set. 2019 alle 18:20 Aggiornato il 7 Set. 2019 alle 13:12

    Bambino immigrato colpito con un calcio a Cosenza

    Un bambino immigrato, di origine nordafricane, di 3 anni viene colpito con un calcio all’addome da un uomo perché si era avvicinato al figlio in passeggino: è l’incredibile episodio di violenza avvenuto tre giorni fa, martedì 3 settembre, nel centro di Cosenza, ma reso noto solo oggi.

    L’accaduto è stato ricostruito da una passante che ha assistito alla scena. Il piccolo è stato immediatamente soccorso dai passanti che hanno chiamato il 118 e allertato la polizia. Il bambino è stato portato nel pronto soccorso dell’ospedale di Cosenza per gli accertamenti, ma fortunatamente non ha riportato gravi danni.

    Il fatto è accaduto in via Macallè, una traversa del centralissimo corso Mazzini, intorno alle ore 19.

    Sul caso hanno cominciato ad indagare gli agenti della Questura cosentina, che allo scopo di ricostruire l’accaduto e identificare l’autore della violenza hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.

    L’uomo che ha colpito il bambino è stato poi individuato e denunciato dalla polizia. È stata denunciata anche la moglie. Si tratta di T.D., di 22 anni, e M.V., di 24 anni. Entrambi, secondo l’accusa, hanno aggredito il piccolo che si era avvicinato alla carrozzina della loro figlia neonata. I due sono stati denunciati con l’accusa di lesioni personali aggravate.

    Cosa è accaduto

    A quanto emerso, il bambino immigrato si trovava con i fratellini di 8 e 10 anni. I piccoli erano insieme alla madre in uno studio medico. La donna, vedendo che l’attesa della visita si prolungava, ha dato ai figli i soldi per comprare il gelato e li ha fatti uscire. Per strada, il bambino più piccolo si è avvicinato all’altro bambino, ma il padre, secondo quanto raccontato dalla testimone, lo ha colpito con un calcio all’addome.

    Una passante  ha assistito alla scena e ha chiamato il 118. Questa il racconto della donna: “Ho visto quel bimbo fare un salto di due metri e accasciarsi a terra. Non potevo credere a quello che stava succedendo. Il mio primo pensiero è stato soccorrerlo”.

    Il sindaco: “Episodio raccapricciante”

    Non si è fatto attendere un commento del sindaco di Cosenza. “Leggo – ha dichiarato il primo cittadino Mario Occhiuto – di un raccapricciante episodio di violenza accaduto nei giorni scorsi per strada a Cosenza a scapito di un bimbo di tre anni e la cosa non può che suscitarmi indignazione e sconcerto. Resto sconvolto per le modalità del fatto e perché la circostanza si sia verificata in una via del centro della nostra città”.

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    “Qualsiasi sia il motivo, se di natura razzista o di cieca follia – ha continuato il sindaco – certamente si tratta di un gesto gravissimo che non può trovare alcuna giustificazione, né deve passare sottaciuto. Non possiamo assolutamente tollerare l’odio inconsulto e cruento, specie quando la vittima è un bimbo piccolissimo e specie se tale violenza si verifica a Cosenza, storicamente città di inclusione e accoglienza. Fermo restando che le indagini stabiliranno le effettive responsabilità, esprimo alla famiglia della piccola vittima tutta la mia vicinanza e quella dell’Amministrazione comunale”.

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