Coronavirus, Zaia: “Tamponi a tappeto, i veri contagiatori sono i positivi asintomatici”
“Per assurdo, se fai il test a una intera popolazione, quanto meno hai una istantanea di chi è necessario isolare”. Il governatore del Veneto, il leghista Luca Zaia, insiste sulla linea dei “tamponi a tappeto” per contrastare la diffusione del Coronavirus. In un’intervista di oggi al Corriere della Sera, Zaia conferma la validità del “metodo Veneto” contro l’epidemia di Covid-19 in Italia. “Se la comunità scientifica mi dice che non servono, e io invece sono convinto che siano utili, ebbene, continuo a farli”, dice a proposito dei test. E aggiunge: “Anche se trovo un solo positivo, significa che avrò 10 contagiati in meno”.
Zaia ricorda l’esperimento di Vo’ Euganeo: “Ho deciso il doppio tampone per tutti a distanza di due settimane, mi hanno detto di tutto ma è stato fondamentale”, dice. “Su tremila tamponi, abbiamo trovato un cluster di 66 positivi più altri diciotto che non erano del paese ma avevano avuto contatti con persone infette”. Ed erano “quasi tutti asintomatici”. “Dopo la quarantena ne abbiamo fatto un altro. E siamo rimasti con solo sei positivi”, spiega il governatore del Veneto. “Se non avessimo fatto i tamponi a tutti, a Vo ’ ci sarebbe stata una epidemia”.
Il presidente della Regione è tornato sul punto in un’intervista di stamattina a Radio Anch’io, su Rai Radio1. “Io non sono per l’immunità di gregge. La quarantena funziona perché i veri contagiatori sono i positivi asintomatici”, ha detto, ricordando che l’Oms ieri ha chiesto ai paesi di eseguire test sulla popolazione per isolare i positivi. “Stiamo attrezzando dei camper perché noi vorremmo andare dalla popolazione asintomatica e fare tamponi”, ha annunciato Zaia. In 4/5 ore siamo in grado di avere il risultato di un tampone. Ci vuole creatività. I miei clinici sono eccezionali, mettiamo insieme le forze”.
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