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    Coronavirus, in arrivo il vademecum per evitare il contagio: stop a eventi sportivi, saluti a distanza, anziani a casa

    Il team di scienziati riunito da Conte per valutare la situazione di emergenza ha sviluppato alcune raccomandazioni da seguire in tutta Italia, non solo nelle zone rosse

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 3 Mar. 2020 alle 22:09 Aggiornato il 4 Mar. 2020 alle 14:16

    Coronavirus, il vademecum del comitato scientifico per tutti gli italiani

    Niente contatti ravvicinati tra le persone, niente saluti affettuosi, evitare luoghi affollati e anziani a casa. Sono solo alcune delle regole contenute nel “vademecum” sviluppato dal comitato scientifico al quale il premier Giuseppe Conte ha affidato la valutazione della situazione dopo che il coronavirus ha coinvolto più persone del previsto in Italia.

    Dopo i timidi miglioramenti registrati durante la giornata di ieri, lunedì 2 marzo, gli ultimi dati forniti dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli hanno rivelato invece un aumento dei casi di contagio e delle vittime dell’epidemia.

    In conferenza stampa il capo della protezione civile ha fatto sapere che, fino ad oggi, i morti sono 79 e il totale delle persone positive sono 2.263, di cui l’88 per cento situati in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Mille persone sono in isolamento, 1.034 ricoverate con sintomi, il 10 per cento è ricoverato in terapia intensiva. I tamponi effettuati sono 25.856 con un incremento del 10 per cento rispetto a ieri. Il numero degli esami positivi è di 778.

    Per questo motivo il comitato scientifico ha deciso di estendere a tutto il Paese i consigli e le buone pratiche da seguire per non contrarre il virus ed aumentare le probabilità di contagiare altre persone.

    Le raccomandazioni del ministero della Salute, che verranno diffuse nella versione ufficiale nelle prossime ore, varranno perciò per tutti gli italiani, non solo per quelli residenti nella cosiddetta zona rossa. Ecco le raccomandazioni contenute nel vademecum del comitato scientifico.

    Distanza di sicurezza di due metri

    Gli scienziati raccomandano a tutti, soprattutto negli ambienti chiusi, di mantenere una distanza di due metri: è fondamentale osservarla per mettersi al riparo dalle goccioline con le quali si propaga il coronavirus.

    Niente saluti affettuosi

    Evitare baci, abbracci e strette di mano: i gesti della consuetudine quotidiana con cui ci si saluta possono favorire il contagio in modo considerevole.

    Fermare le manifestazioni

    Anche se la stragrande maggioranza degli appuntamenti pubblici e degli eventi programmati sono stati annullati o rinviati, il comitato scientifico propone di fermare per un mese ogni tipo di manifestazione, anche sportiva, che non consenta di osservare la distanza di sicurezza richiesta. Dove sono aperti teatri, cinema e musei è stato chiesto di rispettare la regola dell’alternanza dei posti. Il consiglio è comunque quello di evitare anche discoteche, pub e luoghi con molte persone.

    Le persone anziane a casa

    In Lombardia è stato chiesto agli over 65 di rimanere in casa, ma la raccomandazione secondo il comitato deve essere estesa a tutte le persone dai 75 anni in su o dai 65 se si hanno altre patologie. È necessario uscire il meno possibile, sia per la vulnerabilità connessa all’età o ad altre patologie sia perché i dati epidemiologici hanno rilevato che sono la fascia di età più colpita e dunque sono facile cinghia di trasmissione.

    Chi ha la febbre non esca

    Anche in caso di banale influenza, accusando qualche linea di febbre, senza essere mai stato nelle zone rosse o nelle zone gialle o senza essere entrati in contatto con possibili positivi, è consigliato rimanere a casa.

    Starnuti e tosse nel fazzoletto

    Chi starnutisce o tossisce deve utilizzare sempre un fazzoletto di carta, da buttare immediatamente in un contenitore chiuso o, se ne è sprovvisto, tossire o starnutire nella piega del gomito.

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