R. è una delle prime contagiate da Coronavirus in Italia. Si ammala il 20 febbraio e pensa che sia solo una banale influenza. Il virus non le viene proprio in mente, perché pensa che sia una cosa che non può succedere a lei perché giovane, forte e sana. All’ospedale le diagnosticano il Coronavirus ed entra in ricovero ed isolamento. Uscita da una settimana, oggi sta finendo un’ulteriore quarantena di 15 giorni a casa sua. Mancano 5 giorni.
“State a casa, non uscite assolutamente”: dice R. a tutte le persone che prendono ancora l’emergenza sotto gamba. Il suo è anche un appello ai governi per fare il possibile e attuare misure preventive e far tesoro dell’Italia perché hanno un esempio di cosa riserverà a loro il “futuro” osservando quello che sta succedendo qui.
Leggi anche: 1. Coronavirus, l’Italia supera 3mila morti: più della Cina e di tutti gli altri Paesi del mondo 2. “Un ospedale per i malati ci sarebbe: il Forlanini, ma la Regione lo ha bloccato”. Parla il prof Martelli
3. Coronavirus, i ricercatori cinesi in Italia: “Vi abbiamo portato il plasma con gli anticorpi” /4. Coronavirus, Bergamo: così vengono curati i pazienti, sistemati anche nei corridoi