Coronavirus, troppa gente in aula: slitta il processo Ruby ter a Milano
Il tribunale di Milano ha rinviato al 9 marzo l’udienza del processo Ruby ter in cui è imputato Silvio Berlusconi a causa dell’emergenza Coronavirus.
La decisione è stata presa dai giudici della settima penale nella mattinata di lunedì 24 febbraio dopo la richiesta del procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, che ha ricordato ai giudici le direttive della presidenza della Corte d’Appello, che richiedono una distanza minima tra le persone in aula di due metri.
“In quest’aula tra magistrati, imputati e avvocati siamo spesso decine di persone, una situazione ambientale che contrasta con la circolare della Corte d’Appello di Milano” ha dichiarato la Siciliano ricordando, inoltre, che le direttive impongono anche che in aula si entri 3 o 4 persone alla volta.
La Procura, che ha accolto la richiesta del procuratore aggiunto, rinviando l’udienza al 9 marzo, aveva già avvisato i difensori nella giornata di domenica 23 febbraio, tanto che in aula oggi erano presenti solamente 3 avvocati.
L’udienza del processo, che vede imputato Silvio Berlusconi e altre 28 persone, è stata rinviata anche per l’assenza dei testimoni che dovevano alternarsi in aula.
Sul fronte politico, intanto, Silvio Berlusconi ha dichiarato sul suo profilo Facebook di aver sentito il premier Giuseppe Conte e di avergli offerto a nome di Forza Italia la “massima collaborazione istituzionale”.