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    Coronavirus, ISS: “Chi ha sintomi adesso è più facile che abbia il Covid che l’influenza”

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 26 Mar. 2020 alle 12:06

    Coronavirus sintomi, ISS: “Ora più facile sia Covid che influenza”

    “In Lombardia quasi tutti i tamponi negativi all’influenza risultano invece positivi al Covid-19”. A dirlo è Antonino Bella, padre della rete di sorveglianza sul propagarsi dell’influenza Influnet dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). “I virus stagionali sono in calo ma in Lombardia l’incidenza di casi con febbre e tosse è al 6,7 per cento”, sottolinea.

    “Le curve dell’influenza possono essere senza dubbio strumenti utili anche per monitorare la diffusione del coronavirus per gli ormai noti malati sommersi. Cioè pazienti con sintomi di una sindrome simil influenzale ma non sottoposti al tampone impossibile da fare su tutta la popolazione”, dice in un’intervista pubblicata dal Corriere.

    Adesso la Regione Lombardia, la più colpita dal Covid-19, ha deciso di trattare i malati di influenza come presunti casi sommersi di Covid-19. “Ai laboratori dell’Università Statale di Milano – spiega l’esperto – arrivano i tamponi laringo-faringei che ormai da anni i medici di famiglia della Lombardia, come quelli del resto d’Italia, eseguono a campione per la normale influenza. Sono altra cosa rispetto al test per il Coronavirus. Il risultato nel 90 per cento dei casi è negativo: i pazienti non hanno l’influenza. Da qualche settimana viene fatta, però, anche l’analisi incrociata sulla possibile presenza del Covid-19. Qui gli esami risultano positivi”.

    Quindi, secondo l’ISS, “le Regioni a più alta circolazione di Covid-19 sulla base dei tamponi effettuati sono quasi sempre le stesse in cui Influnet rileva anche percentuali anomale di casi d’influenza. Ciò significa, con ogni probabilità, che non si tratta più di sindromi influenzali ma di casi di Coronavirus che non vengono rilevati dai test Covid-19. Saperlo è importante per, come sta facendo oggi la Lombardia, tenere i pazienti che sono a casa sotto stretto monitoraggio dei medici di famiglia. Per prevenire un peggioramento improvviso”.

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