Coronavirus, parla la ricercatrice che lo ha isolato
Dopo l’isolamento del Coronavirus, parla la ricercatrice che ha lavorato alla scoperta. “Il mio virus è la curiosità”: Concetta Castilletti, 56 anni, dopo una vita passata in laboratorio, da pochi giorni ha conosciuto, a sorpresa, la notorietà (qui un profilo delle ricercatrici).
E già non vede l’ora di “tornare alla vita di sempre”. Castilletti, insieme al suo team quasi tutto femminile dello Spallanzani, ha isolato il coronavirus, denominato 2019-nCoV/Italy-INMI1. Una vita, quella di Castilletti, tra laboratorio, basket e famiglia. Il segreto dell’equilibrio tra lavoro e famiglia lo racconta al Corriere della Sera.
La ricercatrice e l’aiuto del compagno
“Per me è stata fondamentale la condivisione della vita domestica con mio marito – spiega la ricercatrice – Fra di noi non sono mai esistiti compartimenti stagni, né recriminazioni. Quando lavoravamo entrambi, ora è in pensione, chi poteva andava al supermercato o a prendere i bambini a scuola. È stato sempre così, fin da quando i nostri figli erano piccoli. Anche lui si alzava di notte per addormentarli, anche lui ha cambiato pannolini“.
“A casa esiste la parità”. È così che la donna riesce a gestire i problemi quotidiani e la carriera: “In laboratorio perdo la cognizione del tempo, ma mi segno tutto su un’agenda e quando stacco mi occupo di telefonate e commissioni”.
Poi, quel poco tempo che le rimane lo dedica al basket: accompagna i bambini tra i 6 e i 10 anni ai campi estivi. “Li seguo, metto i cerotti, mi piace tantissimo”, racconta Concetta. “A me stessa dedico poco tempo, ma va bene così. La mia gioia è tornare d’estate nella mia città natale, a Ragusa”. La passione per la ricerca? “È nata prima lei di me. Il mio virus è la curiosità”.
E come in tutti i percorsi che conducono al successo, non sono mancate le sconfitte: “I fallimenti ci sono stati eccome. Tante volte ho provato a isolare l’A H1N1, l’agente responsabile dell’ultima epidemia influenzale. Non ci sono mai riuscita, eppure lo hanno isolato in tutto il mondo. Per isolare un virus ci vuole capacità, ma è anche questione di fortuna”.