Coronavirus: da lunedì 18 maggio nuove riaperture in diverse Regioni
A partire da lunedì prossimo, il 18 maggio, le Regioni potranno stabilire nuove riaperture di attività economiche ancora chiuse a causa dell’emergenza Coronavirus: è quanto dovrebbero confermare il premier Conte e il ministro per gli Affari regionali e Autonomie Francesco Boccia nel corso della Conferenza Stato-Regioni in programma nella giornata di oggi, lunedì 11 maggio. Allo stato attuale delle cose, il Dpcm del 26 aprile scorso prevede che il 18 maggio riaprano i negozi di abbigliamento e non solo, mentre la riapertura di bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici è prevista per il 1 giugno. Come anticipato da Boccia, però, alcune Regioni potranno decidere di riaprire queste attività già dal 18 maggio. Quali saranno gli enti locali che potranno riaprire liberamente le attività? Quelle che rispettano i tre criteri tecnici e matematici stabiliti dall’esecutivo e dal comitato tecnico-scientifico e che consistono nella capacità di monitorare in tempo reale la pandemia, nella capacità di individuare nuovi focolai e di spegnerli subito e nella capacità degli ospedali locali di affrontare eventuali nuovi ondate di malata gravi avendo a disposizione molti letti nei reparti di terapia intensiva.
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Sicuramente per il momento Lombardia e Piemonte verranno escluse dalle Regioni alle quali verrà concessa la libertà di riaprire tutto e subito. A svelarlo è La Stampa che sottolinea: “I dati del monitoraggio avviato dal ministero della Salute, sulla base di ben 21 indicatori, stanno arrivando al dicastero degli Affari regionali e dicono che, almeno per ora, nelle due regioni dove si concentra la metà dei nuovi contagi ancora non si può accelerare. Anche se da qui al prossimo fine settimana, quando il premier presenterà agli italiani il nuovo Dpcm con il secondo step delle riaperture, almeno il Piemonte potrebbe rientrare nel gruppone delle regioni che anticipano”. Le aperture, comunque, non riguarderanno piscine, palestre, cinema, teatri e discoteche, che rimarranno chiusi anche a livello regionale.
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