Coronavirus, a Torino una ragazza cinese viene fatta scendere dal bus
Una giovane cinese che da Cuneo stava viaggiando a bordo di un autobus verso Torino è stata fatta sentire non gradita, e così spinta a scendere a terra. La ragazza, che non avrebbe una buona padronanza dell’italiano, non ha sporto denuncia ma il fatto è stato riferito alla comunità cinese di Torino.
L’episodio, avvenuto nei giorni scorsi, è emerso oggi durante il pranzo della sindaca Chiara Appendino in un ristorante cinese di Torino.
La sindaca oggi ha pranzato al ristorante Didu di via Cigna 3 a Torino, in segno di solidarietà alla comunità cinese per l’emergenza sanitaria che ha colpito la Cina.
“Ci sono indicazioni chiare del Ministero della Salute sul coronavirus: invitiamo tutti i torinesi a informarsi e seguirle, ma non cadiamo nel tranello della paura che crea solo muri di diffidenza e psicosi di cui non abbiamo bisogno”.
È questo l’appello della sindaca di Torino. Insieme a lei – oltre all’assessore all’Integrazione Marco Giusta – Angelo Wu (associazione cinese e italo-cinese di Torino), Chen Ming (Angi associazione nuova generazione italo cinese Torino), Wang Hong Xia (Aida associazione donne amiche italo cinese), Gu Ailien (Associazione Zhisong), Gianni Wang (Associazione commercianti e imprenditori) e l’associazione degli studenti e studiosi del Politecnico di Torino (cssa.Polito).
“Con questa iniziativa – ha aggiunto Appendino – vogliamo dare un segnale di vicinanza alla Cina, e al difficile momento che sta vivendo, ma soprattutto alla nostra comunità cinese che vive a Torino”. “È comprensibile – ha proseguito la prima cittadina – che la paura possa portare a comportamenti irrazionali, ma in questo momento il mio appello ai torinesi è di essere razionali: non bisogna di avere paura di chi vive nella nostra città, perché questo può portare ad azioni di razzismo”.
“Grazie alla sindaca, vicina alla comunità cinese – così Paolo Hu, presidente dell’Associazione Fenaic, la Federazione Nazionale Italia Cina, durante il pranzo con la sindaca Chiara Appendino in un ristorante cinese di Torino – Stiamo lavorando con tutte le associazioni cinesi del territorio per garantire in Città a tutti i nostri compaesani di stare a casa per avere la pace. Siamo amici con Torino, grazie a tutti coloro che danno voce alla nostra comunità”.