Coronavirus, il racconto di Andrea, 33 anni: “In 24 ore sono finito in terapia intensiva, non avevo patologie pregresse”
“Ero in salute, in 24 ore sono finito in terapia intensiva. Non respiravo”. Andrea Napoli, avvocato di 33 anni, si è trovato in un giorno e mezzo in terapia intensiva al Columbus Covid-2 Hospital di Roma, dopo essere stato contagiato dal Coronavirus. “Mi ricordo di aver fatto un’udienza senza alcun tipo di sintomo il giorno prima. La mattina stessa ho fatto colazione, pranzo e poi all’improvviso mi sono sentito male”, ha raccontato Andrea in un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera.
“Da una temperatura di 37,1 sono passato a 39,7 in nemmeno 24 ore, con un respiro talmente corto che non riuscivo a muovermi nel letto. Purtroppo queste cose bisogna viverle per capirle realmente e totalmente. Io non mi sono mai trovato in una condizione del genere. In un giorno e mezzo mi sono trovato in terapia intensiva. Certamente non è una semplice influenza”, ha spiegato Andrea.
“Durante la mia degenza ho visto 3 persone morire. Accanto a me un povero anziano”, prosegue Andrea. “Ho visto molto dolore, molta fatica. I medici sempre affannati, erano molto provati. Quando entravano nella mia stanza avevano il fiatone non solo per l’attrezzatura che portavano, ma anche proprio per la fatica”. Ora Andrea sta completando la quarantena in un hotel. Cosa gli manca di più? “Una semplice camminata e rivedere i miei cari”, risponde.
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