Coronavirus: come funziona la quarantena per gli italiani in arrivo da Wuhan
Domenica 2 febbraio è previsto, salvo cambiamenti, l’arrivo a Roma degli italiani che vivono a Wuhan, epicentro del coronavirus, i quali verranno messi subito in quarantena: ecco come funziona l’isolamento forzato dei nostri connazionali.
Sono 65 gli italiani che hanno espresso il desiderio di lasciare Wuhan per fare rientro in Italia. Attualmente, però, altri 3 connazionali starebbero vagliando il da farsi e potrebbero decidere all’ultimo di aggregarsi al gruppo. A riportare a casa gli italiani sarà un Boeing KC-767A dell’Aeronautica Militare, che dovrebbe partire dall’aeroporto militare di Pratica di Mare per fare rientro in Italia domenica 2 febbraio sempre a Pratica di Mare.
Una volta atterrati, i connazionali, che comunque al momento non presentano alcun sintomo, verranno messi in isolamento. Ma come funziona la quarantena degli italiani in arrivo da Wuhan? Di seguito alcune linee guida che i 65/68 dovranno seguire.
Gli italiani dovrebbero essere portati in una struttura protetta situata all’interno della cittadella militare della Cecchignola.
Ognuno di loro verrà sistemato in una stanza singola, della grandezza di 16-20 metri quadrati, dotata ovviamente di un letto, un bagno, un tavolino, la tv, il computer e il telefono.
I medici del ministero, dotati di mascherina, guanti e tute anticontagio, visiteranno i connazionali 3 volte al giorno per verificare le loro condizioni di salute e ovviamente accertarsi che non abbiano contratto il coronavirus.
Il periodo di quarantena durerà per 14 giorni, la durata massima di incubazione del coronavirus.
Il capo dell’Unità di crisi della Farnesina Stefano Verrecchia ha comunque precisato al Corriere della Sera che non si tratta di una vera e propria quarantena. “Non li stiamo curando, li stiamo solo tenendo sotto controllo” ha affermato Verrecchia.
Motivo per cui i familiari non verranno divisi tra loro anche perché tra gli italiani in arrivo ci sono anche alcuni minori.
“I nuclei familiari non saranno separati tra loro, perché ci sono anche dei minori tra gli italiani in partenza e l’unico accorgimento sarà quello di far indossare mascherine a tutti i componenti della famiglia quando saranno vicini. Le stanze in questo caso saranno comunicanti” spiega Verrecchia.
“Non è una quarantena vera, si potrà uscire perciò anche all’esterno dell’edificio, purché sempre con la mascherina. E si potranno ricevere le visite dei familiari purché anche loro tengano i volti protetti”.